La Bettolina: cascina contemporanea lungo la Vigevanese

di FornellidItalia

La Bettolina: cascina contemporanea lungo la Vigevanese

Una cascina fra i campi del Sud Milano dove non si mangia cucina della tradizione ma pizza, burger e si bevono cocktail. Dove si andava per il bollito negli anni Novanta, oggi ha aperto un luogo altrettanto autentico

Campi, cascine, erba e nebbia. Nel Parco Agricolo Sud Milano si va per cercare un po’ di fascino bucolico, una sensazione di fuga dalla città, di campagna e di natura. I milanesi ci vanno per quello, tutti i weekend, come in un pendolarismo al contrario in cerca di rifugio dalla vita cittadina, di cucina genuina, piatti generosi, ricette della nonna. Un po’ come il mito della trattoria del camionista, la “cascina fuori Milano” è una paese del bengodi in cui liberarsi dalla cucina fighetta per andare finalmente a mangiare davvero uno dei menu fotocopia che più o meno bene offrono tutti porzioni abbondanti a prezzo fisso.
La Bettolina no, è una cascina, è in mezzo ai campi del Sud di Milano, m è tutta un’altra cosa. Qui ogni cosa è curata, lo spazio a metà fra il rurale e il post-industriale, graphic design contemporaneo, neon luminosi, piante esotiche, mobili vintage. Sembra quasi di stare nel Nord Europa – o ancora a Milano – in un posto bello, spazioso, pensato da ragazzi giovani per ragazzi giovani.

La genuinità di una Milano scomparsa e nostalgica è qui sostituita da una verità di quello che piace oggi. La qualità del fatto in casa con quella del professionismo. Il vino del contadino con cocktail a prezzi civili e birre artigianali. Pane fatto in casa? Pizza gourmet. Spezzatino con la polenta? Ribs laccate o brisket affumicato. All’arrivo si viene accolti da un banco bar bel fornito e poi ci si siede in una delle tante sale all’interno, o nella bella stagione nel cortile o nell’orto retrostante. Il prezzo? Da cascina, 30 euro bere a parte.

La Bettolina: Prima.

Lungo la Vigevanese, La Bettolina di oggi ha preso il posto della Bettolina di una volta, dove si andava a mangiare il carrello dei bolliti e i piatti della tradizione. Ci andavano a mangiare personalità del calibro di Craxi e Berlusconi o artisti come Maria Callas e Quasimodo, oggi PR, designer e le influencer.
Hanno aperto a maggio 2019, ma causa Covid la voce si è sparsa per passaparola, e anche se sono già sempre pieni, se ne è ancora sentito parlare poco. Nel caso per amarcord qualcuno cercasse il vecchio staff, si è traferito ad Abbiategrasso al ristorante Agostino Campari.

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