Passione Gourmet

di FornellidItalia

Passione Gourmet

Comincia la “fase 2” e, con essa, continua il nostro viaggio alla ricerca delle migliori tavole d’Italia. Un viaggio diverso, stavolta, coerentemente con le modalità del presente momento storico. Per orientarci, abbiamo preso la città di Milano come punto di partenza ideale, ne abbiamo adottato il sistema – in particolare quello del nostro spin-off Passione Milano, dove “le visite” sono già incominciate – e abbiamo rivolto il nostro interesse culinario e, con esso, il nostro occhio critico e analitico,  verso quelle coraggiose realtà che hanno deciso di trasformarsi e offrirsi in questa nuova, inedita veste. 

La cucina “felice” di uno chef emiliano

Ha in cantiere tante novità, Massimiliano Poggi, e il fatto di averle in questo momento storico ci sembra di per sé assai valoroso. Non solo saranno previste nuove formule, appositamente studiate per la consegna a domicilio e l’asporto ma, addirittura, si sta considerando l’ipotesi di un’estensione degli orari e dei giorni di consegna. Ebbene, tanto nell’impianto teorico quanto in quello empirico il menù concepito per il delivery è l’esatta trasposizione domestica della cucina di questo cuoco bolognese che, come già abbiamo avuto modo di constatare, vive oggi uno stato di pura, estatica grazia.

E quindi cominciamo col dire che siamo rimasti molto colpiti dalla cura – amorevole, certosina – della proposta, arrivata in un solenne coffret candido di cartone rigido e corredata di tutte le istruzioni, scritte in bella grafia e su una carta dalla filigrana preziosa, riportante allergeni, data di scadenza e, non paghi, uno strategico QR code qualora si nutrisse l’esigenza di consultare la pagina Fb dedicata all’esperienza in questione.

Il percorso comincia dunque con la polpa carnosa del salmerino, da cuocere in acqua, sottovuoto, per pochi minuti. Accanto, una giardiniera di verdure croccanti, appena marinate, e lo yogurt al rafano restituiscono appieno il sapore di una preparazione professionale.

Similmente accade, benché su note più agresti, nel primo piatto Fusilli e Medicina tanto facile nella realizzazione quanto “pericoloso” nella genuinità – irresistibile – di una salsa bianca di cipolle il cui sapore ci mancherà a lungo.

Il maialino rappresenta invece il coronamento della scrupolosa selezione sulla materia prima: la carne è fondente e succosa, la cotenna croccante. Unico rammarico, quello sparuto, unico ciuffo di spinacio come contorno.

Buono, infine, il cannellone, di cui abbiamo apprezzato in particolare il corroborante brodo di fragole e vermouth, in accompagnamento.

In sintesi, Massimiliano Poggi è, oggi più che mai, un cuoco vero: come tale, è perfettamente capace di concepire una linea   intelligente e gustosa, che riesce nell’affatto facile impresa di restituire al cliente “l’illusione del ristorante” minimizzando per lui, al contempo, ogni possibilità di errore. Complimenti, dunque, a questa nuova via della ristorazione felsinea, entusiasmante anche in tempo di Covid.

 



Segui su passionegourmet.it