L’enoteca Ponziani e le grappe di Antonella Bocchino, la giovane ristoratrice e la tradizione piemontese

di redazione Fornelli d'Italia

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C’è chi ha già ottenuto importanti riconoscimenti, chi sta scommettendo con coraggio su una nuova attività, chi rappresenta l’ultima generazione di una realtà storica. Sono i giovani talenti del mondo del cibo a Roma da tenere d’occhio nel 2022: chef, sommelier, maître, bartender, pasticcieri, panificatori, pizzaioli e produttori. Tutti accomunati da una grande e indomabile passione per il proprio lavoro. Ma anche da una notevole maturità professionale, nonostante la giovane età, dall’entusiasmo e dalla consapevolezza che ogni singolo gesto compiuto, ogni sacrificio, può cambiare il proprio percorso e regalare grandi risultati e soddisfazioni.

Tra questi giovani entusiasti della missione gastronomica, Erika Rampini che gestisce l’Enoteca Ponziani a Roma, punto di riferimento del buon bere e del buon cibo nel quartiere ottocentesco tra Via Savoia e Piazza Fiume quel quadrilatero formato dal quartiere Pinciano e Salario e il rione Sallustiano all’interno delle Mura Aureliane.

E cosi’ Enoteca Ponziani è stata scelta da Antonella Bocchino di Ab Selezione, tradizione della grappa in Piemonte, per una serata-evento il 24 novembre scorso, che ha avuto l’apprezzamento da parte di addetti ai lavori, giornalisti, assaggiatori e sommelier. Sono stati presentati e assaggiati 5 Moscati e 2 Millesimi, che Antonella Bocchino di AB Selezione di Canelli (Asti) ha messo a disposizione degli estimatori di grappa, con annessa degustazione della cucina tradizionale della Enoteca Ponziani, i 5 moscati e i 2 millesimi di pregiate grappe accompagnate da dolci di alta pasticceria. Protagoniste: Grappa di Moscato D’Asti; Grappa di Moscato di Trani; Grappa di Moscati di Pantelleria e Grappa di Moscato di Sardegna. A seguire, due Millesimi del 1997 e del 2000.

”Ho sempre pensato – tiene a sottolineare Antonella Bocchino – che il vitigno Moscato avesse un che di magico che riuscì ad incantare già il mio bisnonno che a fine ‘800 produceva una Grappa di Moscato utilizzando le vinacce dei grandi nomi dell’enologia piemontese produttore di quell’Asti Spumante che da sempre è il simbolo di festa e di allegria”.

”Per me è stato un grande onore ospitare e condividere con Antonella Bocchino questo momento, un momento pregiato sia dalle Grappe che dalla storia di Antonella e della sua famiglia – sottolinea la giovane ristoratrice che è anche una esperta somellier – una famiglia importante nel panorama delle grappe italiane”.

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