Tradizione e innovazione: apre a Fiumicino il ristorante Borgo Salino, trionfo del pesce

di redazione Fornelli d'Italia

Ci sono storie particolari, che fondono le tradizioni con l’innovazione, la forza dei giovani con l’esperienza, la voglia di sperimentare con la classicità. E Fiumicino è stata la culla di una di queste: Borgo Salino, nuovo ristorante di pesce a Fiumicino, intimo e accogliente, all’interno di uno dei palazzi storici della città, Palazzo Noccioli.

L’idea del ristorante Borgo Salino nasce dalla “follia” creativa di Giorgio Borrelli e Agostino Valente, il primo con una profonda esperienza di gestione e marketing, l’altro chef rinomato, già “executive” al prestigioso Hotel Tiber, a Fiumicino.

“Al ristorante Borgo Salino presentiamo una cucina che affondi nelle tradizioni rispetto alle materie prime – spiegano – ma innovativa nella proposizione dei piatti. Una cucina che sposi i sapori con la sostenibilità, sia ambientale sia economica. Per questo la scelta di non esagerare con i posti nel locale (circa 40 in tutto) e, contemporaneamente, non esagerare neanche con i prezzi.

ristorante borgo salino

L’interno del ristorante Borgo Salino

L’esperienza a Borgo Salino deve lasciare il cliente contento, di come ha mangiato e di quanto ha speso. Siamo in un periodo complicato, lo sappiamo, ma abbiamo voluto comunque tentare la strada della ristorazione con un progetto nuovo e totalmente nostro. Al di là delle paure post covid, oltre gli aumenti dei prezzi delle materie prime derivanti dalla guerra in Ucraina… siamo partiti per una nuova avventura, e siamo sicuri che il ristorante Borgo Salino diventerà punto di riferimento per i prossimi anni per chiunque voglia mangiare pesce a Fiumicino”.

D’altronde la location è invidiabile. Il ristorante Borgo Salino si trova proprio all’imbocco di Fiumicino, appena finita la via Portuense, all’ingresso di via Torre Clementina. La location, curata e minimalista, è situata all’interno dello storico palazzo Noccioli, all’inizio dell’altrettanto storico Borgo Valadier, che prende il nome dall’architetto Giuseppe Valadier, che tra il 1823 ed il 1827, lo realizzò su indicazione dello Stato Pontificio.

Non è cosa da poco mangiare immersi un un palazzo storico, a due passi (e non è un modo di dire) dal suggestivo Porto Canale, lingua di acqua che porta il Tevere al mare, con la passeggiata sul molo e la sfilata della flotta pescherecci a fare da cornice.

Ma il ristorante Borgo Salino è soprattutto buon cibo. “Protagonista del nostro menu – spiega lo chef – è il pescato locale, con abbinamenti freschi e innovativi di frutta e verdura di stagione provenienti da aziende agricole locali. Per completare l’esperienza gastronomica offriamo una selezione di pani e dessert preparati quotidianamente e una lista di vini accuratamente selezionata”.

Crudi serviti con frutta e verdura di stagione accompagnati da olio Evo Quattrociocchi e sali aromatizzati. Da sottolineare che il pesce crudo subisce un processo di abbattimento della temperatura al fine di garantire l’assoluta integrità alimentare.

piatto Borgo SalinoSolo a titolo di esempio, tra le tante proposte, vale la pena ricordare il “Baccalà con ristretto di San Marzano alla pizzaiola e salsa aioli”, le “Alici in carrozza, provola affumicata, indivia e ciliegia”; il “Mezzo pacchero ‘Pastifcio Mancini’ con pesce di scoglio ed il suo guazzetto, pomodorino del Piennolo e limone”; i “Pici acqua e farina con polipetti locali, cozze, friggitelli e pane fritto”; il “Bottone ripieno di ricotta di bufala campana ai ricci di mare, crudo di gamberi, zucchine e i suoi fiori”; il “Filetto di pescato alle erbe con cipollotti glassati, millefoglie di patate e salsa alla cacciatora”; i “Moscardini con chutney di cipolle rosse agli agrumi”.

Oltre ovviamente al pescato del giorno, alle verdure, e alla ricercata selezione di vini – scelti con una particolare attenzione alla territorialità, alla tradizione e al naturale ciclo della natura – che va dalla Falanghina allo Chardonnay IGT, dalla Passerina al Chianti, dal Ribolla al Prosecco, dal Greco di Tufo al Furore, dal Kerner ‘Palladium’ al Müller Thurgau, dal Gewürztraminer al Sauvignon… e tanti altri ancora.

“Borgo Salino – concludono Giorgio e Agostino – nasce dal desiderio di accompagnarti in un’esperienza sensoriale, reinterpretando la tradizione culinaria della cucina di mare in chiave contemporanea. Doverosi i ringraziamenti alla famiglia Forgione, titolari delle mura, che hanno creduto in noi”. Da provare.

Info
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Via della Torre Clementina, 4 – Fiumicino (Roma)
tel. 347 313 1320