Il 2025 si presenta come un anno critico per il settore del caffè, con i prezzi che hanno raggiunto livelli storici a causa di eventi climatici estremi. Andrea Illy, presidente di illycaffé, ha sottolineato l’importanza di investire nella scienza per affrontare questa crisi durante il XIV Master in Economia e Scienza del Caffè, organizzato dalla Fondazione Ernesto Illy. Le difficoltà sono amplificate dalla doppia siccità che ha colpito il Vietnam e il Brasile, i principali produttori mondiali di caffè.
Investimenti nella ricerca e nelle pratiche agronomiche
Andrea Illy ha evidenziato la necessità di un approccio scientifico per garantire la sostenibilità del settore. La crisi attuale richiede un impegno maggiore nello studio di pratiche agronomiche innovative, miglioramenti genetici e lo sviluppo di nuove tecnologie. Questi interventi sono fondamentali per proteggere il settore del caffè da future crisi, che potrebbero essere aggravate da fattori climatici e mercati instabili. L’industria deve concentrarsi non solo sulla produzione, ma anche sulla resilienza delle piantagioni, investendo in soluzioni che possano affrontare le sfide future.
Le preoccupazioni sui dazi e il ruolo del G7
Illy ha anche espresso preoccupazione riguardo ai dazi che potrebbero influenzare ulteriormente il mercato del caffè. “Spero sia solo l’ennesima minaccia, che non si concretizzi e che il tavolo negoziale vada avanti”, ha dichiarato, riferendosi alla situazione attuale in cui si applica una tassa del 10%. La speranza è che si possa trovare un accordo che eviti ulteriori complicazioni per il settore. In questo contesto, è emersa una notizia positiva: il G7, durante la presidenza italiana nell’ottobre 2025, ha avviato una partnership pubblico-privata per attrarre investimenti di finanza di impatto. Questa iniziativa mira a sostenere direttamente le piantagioni di caffè, contribuendo a creare maggiore resilienza nel settore.
Un’azione senza precedenti per il settore del caffè
La decisione del G7 di intervenire in modo specifico nel settore del caffè rappresenta un passo significativo. Non solo è stata riconosciuta l’esistenza di un problema legato ai rischi climatici, ma si sono anche individuate soluzioni pratiche, frutto di un imponente investimento nella conoscenza. Questo approccio innovativo potrebbe rappresentare un modello da seguire per altri settori agricoli, dimostrando che è possibile affrontare le sfide globali attraverso la cooperazione tra pubblico e privato.
In un momento in cui il mercato del caffè si trova a fronteggiare sfide senza precedenti, l’importanza di una risposta coordinata e scientifica si fa sempre più evidente. L’industria deve continuare a evolversi, integrando ricerca, innovazione e strategie di investimento per garantire un futuro sostenibile per il caffè.