Nasce a Parma, nel 2025, la nuova iniziativa chiamata Fooder – Food University of Emilia-Romagna. Questa associazione si propone di promuovere l’alta formazione e l’innovazione nel settore agroalimentare, ed è stata fondata con il supporto della Regione Emilia-Romagna. I soci fondatori sono ben 18, comprendendo tutte le università della regione e un gruppo di aziende e enti di ricerca specializzati nel settore agroalimentare.
Finanziamenti e sede operativa
La Regione ha stanziato un finanziamento di tre milioni di euro, affiancato da un cofinanziamento di 1,5 milioni di euro da parte delle università, per il quadriennio che va dal 2022 al 2026. La sede operativa dell’iniziativa è collocata presso l’Università di Parma.
Obiettivi e dichiarazioni
Il vicepresidente dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, ha dichiarato che “Fooder sarà in grado di attrarre da tutto il mondo le persone che vorranno esercitare ingegno, tecnica, creatività e abilità nel settore, in accordo con la legge regionale per attrarre talenti”. L’obiettivo è formare esperti e manager dotati di una visione internazionale, ma con una forte connessione alle tradizioni locali, per affrontare le sfide legate alla sostenibilità, dal campo alla tavola.
Valorizzazione della Food Valley
Con Fooder, i vari attori coinvolti intendono valorizzare il patrimonio della Food Valley emiliano-romagnola, che vanta un record europeo di prodotti DOP e IGP e aziende rinomate a livello mondiale. L’iniziativa si propone di diventare un punto di riferimento per la formazione nel settore agroalimentare, contribuendo a sviluppare competenze fondamentali per il futuro di un’industria sempre più orientata verso la sostenibilità e l’innovazione.