L’Abruzzo si afferma sempre più nel panorama della spumantizzazione italiana, contribuendo in modo significativo sia alla tradizione che all’innovazione di questo settore. Lo scorso 13 settembre, L’Aquila ha ospitato la seconda edizione di “Abruzzo in Bolla“, un evento dedicato agli appassionati e professionisti dello spumante, promosso dalla rivista Virtù Quotidiane e patrocinato dal Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo. La kermesse ha visto la partecipazione di enologi, produttori e critici da tutta Italia, rendendo la manifestazione un’importante occasione di confronto sul futuro della spumantizzazione.
Le cantine protagoniste di Abruzzo in Bolla
Diversità e innovazione tra i produttori
Nel corso dell’evento, si sono messi in luce una quarantina di produttori, che spaziano dalle microcantine alle grandi cooperative. Sono state rappresentate realtà storiche e nuove iniziative, dando forma a una varietà di vini spumanti che includono sia il metodo classico sia il metodo Charmat. Le cantine incluse nella manifestazione sono state numerose, con nomi come Biagi, Cantina Frentana, Cantina Tollo e Casal Thaulero, solo per citarne alcune. Ogni azienda ha portato la propria interpretazione della spumantizzazione, esponendo prodotti caratterizzati da vitigni autoctoni come la Cococciola e il Montonico, ma anche da varietà internazionali.
Un settore in crescita
L’evento ha rappresentato non solo un banco d’assaggio, ma una vera e propria celebrazione del potenziale dell’Abruzzo nel settore delle bollicine. Nonostante non rientri tra le regioni tradizionalmente associate alla spumantizzazione, l’Abruzzo ha mostrato come la qualità e la passione possano competere con realtà più consolidate. I produttori hanno evidenziato che, grazie a un mix di innovazione e tradizione, è possibile ottenere spumanti di alto livello, contribuendo così a cambiare la percezione di questa regione nel mondo del vino.
Gli approfondimenti del programma di Abruzzo in Bolla
Affinamenti speciali e metodi innovativi
Tra i talk più significativi della giornata si è distinto il panel “Dalle cime agli abissi, gli affinamenti speciali dello spumante“. Diversi esperti hanno presentato tecniche di affinamento innovative che utilizzano elementi naturali come la neve e il mare per migliorare le caratteristiche organolettiche dei vini. Relatori come Bruno Carpitella e Pierluigi Lugano hanno condiviso le loro esperienze con l’affinamento sott’acqua, proponendo un dibattito stimolante sulle potenzialità di queste pratiche, attualmente oggetto di studi scientifici.
Valorizzazione della produzione autoctona
Un altro momento di rilievo è stato “Gli spumanti del Mezzogiorno e la scoperta dell’autoctono“, un panel incentrato sulla valorizzazione dei vitigni locali. Produttori provenienti da diverse regioni meridionali hanno condiviso le loro storie e i propri successi, cercando di abbattere il luogo comune che suggerisce che nel sud Italia non ci sia storia o tradizione per gli spumanti. Questi professionisti hanno dimostrato che con la giusta passione e approccio tecnico, è possibile produrre bollicine di alta qualità che parlano del territorio.
Masterclass e degustazioni al centro dell’attenzione
Innovazione nei metodi di degustazione
Uno degli eventi più singolari di “Abruzzo in Bolla” è stata la masterclass guidata da Tommaso Caporale, dove si è sperimentato un metodo di degustazione inedito, utilizzando l’analisi acustica del perlage. Questo approccio innovativo ha offerto ai partecipanti un’esperienza sensoriale unica, combinando la vista e l’udito per apprezzare le sfumature degli spumanti. Anche le esibizioni culinarie degli chef abruzzesi hanno aggiunto un tocco di sapore, trasformando l’evento in un’esperienza completa.
Il gastronauta abruzzese in evidenza
Il programma ha previsto anche vari show cooking, in cui i piatti tipici abruzzesi sono stati reinterpretati dagli chef locali. Tradizioni culinarie come il ciabotto e l’agnello hanno trovato nuova vita grazie a tecniche moderne, dimostrando così un perfetto abbinamento tra cucina e mondo del vino. Questa sinergia ha sottolineato l’importanza del rapporto tra territorio, gastronomia e produzione vinicola.
Il successo del secondo appuntamento di Abruzzo in Bolla sottolinea la crescente attenzione riservata alla spumantizzazione in Abruzzo, un settore che si sta rapidamente affermando come parte integrante del patrimonio enologico italiano.