Alla scoperta del Suffering Bastard: origini, preparazione e curiosità

Il Suffering Bastard: cocktail Tiki creato nel 1942 da Joe Scialom in Egitto, unisce gin, brandy e ginger beer per un drink storico e rinvigorente.

Un mix sorprendente di gin, brandy e ginger beer dà vita a un long drink dalle sfumature Tiki: il Suffering Bastard, un cocktail ideato nel 1942 dal celebre barman Joe Scialom in Egitto durante la Seconda guerra mondiale. Sebbene non sia tra i drink più celebri riconosciuti dall’Iba (International Bartenders Association), il suo retaggio storico e il suo sapore unico meritano di essere riscoperti.

Le origini del cocktail

Joe Scialom, un barman di origini ebraiche italiane, creò il Suffering Bastard nel 1942 presso il Long Bar del rinomato Shepheard Hotel al Cairo. Questo drink nacque come rimedio per i postumi della sbornia degli ufficiali britannici alloggiati nell’hotel. In un’intervista rilasciata al New York Times nel 1957, Scialom raccontò: “Durante la guerra, quando le scorte di alcolici scarseggiavano, dovevi trovare un modo per soddisfare la sete dei ragazzi. Ho mescolato gin e brandy in parti uguali, aggiungendo un po’ di Angostura, un cucchiaino di lime cordial e ginger ale inglese, guarnendo con un rametto di menta fresca, una fetta d’arancia e una buccia di cetriolo”. Quindici anni più tardi, in un’intervista al Winnipeg Free Press, aggiunse che la ricetta originale includeva ingredienti di provenienza non sempre legittima, come gin dal mercato nero sudafricano e brandy sottratto alla British Army.

Un cocktail per la vittoria

Secondo la leggenda riportata dall’esperto di miscelazione Tiki Jeff “Beachbum” Berry, Scialom imbottigliò il suo drink e lo inviò alle truppe dell’Ottava Armata britannica, come rinforzo morale alla vigilia della cruciale battaglia di El Alamein, vicino al Cairo, dove le forze britanniche ottennero una storica vittoria contro le forze dell’Asse. Negli anni Cinquanta, Scialom lavorò al Marco Polo Club di New York, un esclusivo circolo per persone con un patrimonio superiore ai due milioni di dollari, dove creò varianti del cocktail, tra cui il Dead Bastard e il Dying Bastard. Anche Trader Vic, noto imprenditore che ha contribuito alla diffusione della miscelazione Tiki, propose nel suo locale una versione del Suffering Bastard, sebbene la sua ricetta fosse completamente differente, utilizzando rum chiari e scuri, succo di lime e sciroppo di orzata.

Il significato del nome

Alcune fonti suggeriscono che il cocktail fosse inizialmente chiamato Suffering Bar Steward (“barista sofferente”), ma il nome si sarebbe trasformato in Suffering Bastard a causa di una cattiva comprensione tra i clienti del Long Bar, complici il rumore e l’ubriachezza. Altri sostengono che Suffering Bastard fosse il nome originale, riferendosi agli effetti della sbornia che il drink cercava di alleviare, e che fosse stato modificato temporaneamente in Suffering Bar Steward per accontentare i clienti che trovavano il termine “bastardo” inappropriato.

La ricetta ufficiale del Suffering Bastard

Nel 2020, l’Iba ha incluso questo cocktail nella sua lista ufficiale, seguendo la ricetta originale di Joe Scialom. La preparazione richiede la tecnica dello shake e si serve in un bicchiere Collins o Tiki mug. Gli ingredienti comprendono: 30 ml di cognac o brandy, 30 ml di gin, 15 ml di succo di lime fresco, 2 gocce di Angostura bitters, e ginger beer per riempire il bicchiere. La guarnizione prevede un rametto di menta e, opzionalmente, una fetta di arancia. La preparazione consiste nel shakerare gli ingredienti (escludendo la ginger beer), versarli nel bicchiere senza filtrare e completare con ginger beer ben fredda.

Le varianti del cocktail

Negli anni successivi, Scialom ha creato due varianti del suo drink originale. Il Dead Bastard include parti uguali (15 ml) di gin, brandy o cognac, bourbon whiskey, rum bianco e succo di lime fresco, insieme a 120 ml di ginger beer e 2 dash di Angostura. Il Dying Bastard segue la stessa ricetta, ma esclude il rum.