I dati presentati nel primo Altagamma-Bain Fine Wines and Restaurants Market Monitor, svelati durante la 57° edizione di Vinitaly, rivelano che il settore dei vini e dei ristoranti di alta gamma raggiunge un valore di 58 miliardi di euro. Questo report, che analizza le prospettive e il valore di questi comparti, attribuisce 30 miliardi di euro al mercato dei vini e 28 miliardi di euro a quello della ristorazione.
Analisi del mercato dei vini di alta gamma
Nonostante i vini di alta gamma rappresentino solo l’1,5% del volume totale del mercato vinicolo, essi generano un sorprendente 11% del valore complessivo. Sebbene il settore del vino pregiato sia più contenuto rispetto ad altri ambiti del lusso, come la moda, che incide per il 20-25%, e la cosmesi, al 15-20%, mantiene una posizione di rilievo nel segmento high-end. Dopo un decennio di crescita continua, nel 2024 il settore dei fine wines ha subito un lieve calo, attestandosi su un decremento del -2/-3%, il primo vero rallentamento al di fuori del periodo pandemico. Questo calo è attribuibile a una maggiore cautela nei consumi, influenzata dall’inflazione, e all’emergere di tendenze come la moderazione del consumo di alcol tra le nuove generazioni.
Prospettive future del mercato
La ricerca prevede che il valore complessivo del mercato dei vini di alta gamma possa aumentare dai 30 miliardi di euro stimati per il 2024 a circa 35-40 miliardi di euro entro il 2030, con un tasso di crescita annuo composto che si attesterà tra il 4% e il 6% a partire dal 2025. Tuttavia, le crescenti tensioni commerciali e l’introduzione di nuovi dazi, in particolare sulle esportazioni europee verso gli Stati Uniti, potrebbero ostacolare parte di questa espansione. In particolare, il segmento d’ingresso del mercato dei vini di alta gamma potrebbe subire le conseguenze di queste dinamiche. Sebbene i mercati occidentali continuino a rivestire un ruolo centrale, le regioni emergenti come Asia e Medio Oriente si profilano come nuove opportunità da esplorare.