Asia da Bere: il viaggio del cocktail dall’India a Milano si rinnova

L’evento di mixology a Milano ha visto protagonisti Pankaj Balachandran e altri esperti, esplorando le tendenze e l’evoluzione dei cocktail in India e Sri Lanka.

Lo scorso giovedì 5 giugno 2025, presso il rinomato locale Moebius Milano, gli appassionati di mixology hanno avuto l’opportunità di immergersi in un’esperienza unica. Non si è trattato solo di assaporare cocktail, ma di un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso le culture di India e Sri Lanka. Tre ospiti speciali, tra cui il noto bartender Pankaj Balachandran, hanno presentato le loro creazioni, portando con sé un bagaglio di spezie e storie che raccontano un mondo in evoluzione.

L’intervista con Pankaj Balachandran

Pankaj Balachandran, fondatore del bar Boilermaker a Goa, ha condiviso la sua visione della mixology. «Goa è una piccola città costiera nel sud dell’India, molto apprezzata anche dai turisti italiani. In passato era una meta per i viaggiatori hippie, oggi è una destinazione internazionale ricca di vita e influenze», ha spiegato Pankaj. La sua passione per il mondo dei cocktail è sbocciata circa dieci anni fa, quando il suo primo bar, Tesouro, ha raggiunto il quarto posto nella classifica dei migliori bar d’Asia secondo i 50 Best. Da allora, ha continuato a portare avanti Boilermaker, mantenendo viva la stessa dedizione.

Pankaj ha descritto lo scenario della mixology in India come un periodo di grande fermento. «L’India sta vivendo una vera e propria rivoluzione nel bere, con un’energia palpabile in tutto il Paese», ha affermato. Ha indicato che la cosiddetta “golden age” della mixology indiana è iniziata circa nel 2010, quando c’era solo un bar di riferimento. Oggi, il numero di cocktail bar è cresciuto esponenzialmente, rendendo ogni città un palcoscenico per le nuove tendenze.

Parlando della sua filosofia di miscelazione, Pankaj ha sottolineato l’importanza di creare drink che siano «smashable»: facili da bere, freschi e gustosi. «Con il clima caldo e umido di Goa, cocktail pesanti non sono adatti. Il mio obiettivo è che le persone desiderino ordinare i miei drink più volte durante la serata», ha dichiarato. Sebbene apprezzi cocktail classici come il Negroni, sa che il suo pubblico preferisce opzioni più leggere e accessibili.

Le tendenze della mixology in India

Durante l’intervista, Pankaj ha parlato anche dell’evoluzione dei gusti in India. Negli ultimi cinque anni, ha osservato un incremento della popolarità del gin, che ora sta subendo un leggero calo, mentre tequila e mezcal stanno guadagnando terreno. Il whisky mantiene una posizione stabile, il rum si comporta bene e la vodka è in leggera discesa. Inoltre, ha notato che il trend del no/low alcohol sta iniziando a farsi strada anche in India, con un aumento della consapevolezza tra i consumatori riguardo alle scelte di bevande.

Pankaj ha anche condiviso la sua esperienza e l’importanza di essere inclusi nella lista dei 50 Best. Ha spiegato che, sebbene tali riconoscimenti offrano visibilità e prestigio, la sua priorità resta quella di servire al meglio il pubblico locale. La qualità, l’ospitalità e la costanza sono i pilastri su cui costruisce la sua attività.

Infine, ha espresso ottimismo per il futuro della mixology asiatica, evidenziando che l’Asia del Sud, in particolare India, Sri Lanka e Nepal, possiede ingredienti unici e autentici. «È il nostro momento di brillare, anche se al momento l’attenzione è maggiormente rivolta a Cina e Giappone», ha concluso Pankaj, lasciando trasparire la sua passione per un settore in continua evoluzione.