La richiesta di uova fresche dagli Stati Uniti ha raggiunto anche il Veneto, una delle regioni italiane leader nella produzione avicola. A causa di un’epidemia di aviaria che ha colpito duramente il mercato statunitense, il prezzo di una confezione da 12 uova è schizzato fino a 8 dollari, evidenziando una situazione di crisi che ha messo in allerta i produttori locali.
Richieste dagli imprenditori agricoli
Michele Barbetta, presidente del settore avicolo di Confagricoltura Veneto, ha dichiarato che sono giunte numerose richieste da parte degli imprenditori agricoli veneti, in particolare nelle province di Verona e Padova. Tuttavia, Barbetta ha sottolineato che anche in Veneto la produzione è al limite e non è possibile garantire un adeguato approvvigionamento. L’epidemia di aviaria ha avuto un impatto significativo anche in Italia, sebbene in misura inferiore rispetto agli Stati Uniti.
Impatto dell’epidemia di aviaria
Dall’autunno 2024, sono stati abbattuti circa 4 milioni di galline ovaiole su un totale di 41 milioni, con la maggior parte degli abbattimenti concentrati nelle regioni del Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Questo ha comportato una perdita di circa 1,4 miliardi di uova su un totale di 14 miliardi. Barbetta ha aggiunto che la produzione residua è destinata principalmente al consumo nazionale, contribuendo così all’aumento dei prezzi anche in Italia, sebbene non ai livelli statunitensi. Anche gli altri Paesi europei stanno affrontando problematiche simili, con l’aviaria che ha colpito ampie aree.
Consumo e produzione in Veneto
Secondo i dati forniti da Confagricoltura, ogni italiano consuma mediamente circa 219 uova all’anno, considerando sia il prodotto fresco che gli alimenti trasformati. In Veneto, il settore avicolo rappresenta un’eccellenza, con una produzione annua di circa 2 miliardi di uova. La regione ospita oltre 250 allevamenti di galline ovaiole, ognuno con più di 250 capi, evidenziando l’importanza di questo comparto per l’economia locale.