Carlo Gherardi entra nell’Albo d’onore degli Ambasciatori delle Città dell’Olio: un riconoscimento prestigioso

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Carlo Gherardi, il fondatore di Palazzo di Varignana e figura chiave nel progetto agronomico associato, è stato recentemente insignito dell’onorificenza di Ambasciatore delle Città dell’Olio. Questa distinzione è stata concessa dall’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio per premiare personalità che si sono distinte nella promozione della cultura dell’olio extravergine d’oliva, sia in Italia che a livello internazionale. L’iniziativa è guidata da un forte impegno verso la sostenibilità, l’economia circolare e la tutela del paesaggio, operando in conformità con la Carta dei Fondamenti e la Carta della Sostenibilità e Benessere delle Città dell’Olio.

La cerimonia di premiazione a Imola

Un evento significativo per l’associazione

La cerimonia di conferimento del titolo si è tenuta a Imola durante l’assemblea annuale dell’Associazione delle Città dell’Olio, un evento che quest’anno ha celebrato il trentesimo anniversario dalla fondazione dell’organizzazione. Il presidente Michele Sonnessa ha sottolineato come Carlo Gherardi sia un imprenditore che ha fatto della qualità e della valorizzazione del territorio la sua missione. Durante l’evento, Sonnessa ha affermato che Gherardi rappresenta “un esempio da seguire per l’intero settore, investendo nell’olivicoltura e nella promozione di un turismo sostenibile.”

La reazione di Carlo Gherardi al riconoscimento

Accogliendo il premio, Carlo Gherardi si è detto “onorato e grato”, considerandolo il risultato di un impegno costante. Gherardi ha dichiarato che questo riconoscimento non è solo personale, ma “testimonia della dedizione di un intero team che lavora instancabilmente per presentare un olio extravergine di oliva di alta qualità,” arricchendo ogni anno il panorama olivicolo con nuove etichette. Il suo nome va ad unirsi a quello di altri illustri Ambasciatori, come Luigi Petrillo e Dario Stefano, evidenziando l’importanza della cooperazione tra diverse figure del settore per la crescita culturale e commerciale dell’olio extravergine d’oliva.

Il progetto Agrivar di Palazzo di Varignana

Un’iniziativa per il recupero delle terre

Palazzo di Varignana non è solo un luogo di accoglienza e ospitalità, ma anche un centro di innovazione agronomica. Fondata nel 2015, l’iniziativa Agrivar si prefigge di recuperare vaste aree di terreno incolto sui colli bolognesi, favorendo l’adozione di colture autoctone. Questo progetto si inserisce in un contesto di sviluppo sostenibile, proponendo un modello di agricoltura circolare che non solo rispetta l’ambiente, ma mira anche a rivitalizzare le tradizioni locali.

L’uliveto di Palazzo di Varignana

L’azienda oggi gestisce un uliveto che si estende su oltre 265 ettari, costituendo così il più grande della regione. Tra i prodotti più apprezzati c’è il Blend Verde Biologico di Palazzo di Varignana, che ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale, inclusi il Gold Award alla NYIOOC World Olive Oil Competition e alla Canada International Olive Oil Competition per il 2024. Questi premi non solo attestano l’alta qualità dell’olio prodotto, ma rappresentano anche un riconoscimento per l’innovazione e l’impegno volto alla sostenibilità da parte dell’azienda.

Riconoscimenti e premi per l’olio extravergine

Le personalità premiate nel 2023

Oltre a Carlo Gherardi, l’assemblea ha visto premiati vari personaggi di spicco nel settore gastronomico e culturale. Alfonso Iaccarino, noto chef del Don Alfonso di Sant’Agata sui Due Golfi, e il prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sono solo alcuni dei nomi che confermano l’importanza dell’olio extravergine d’oliva come simbolo di eccellenza italiana. Questi riconoscimenti hanno per obiettivo principale quello di diffondere la conoscenza e l’apprezzamento del buon olio, nonché il suo valore nella dieta mediterranea.

L’importanza della cultura dell’olio

Il riconoscimento di Ambasciatore delle Città dell’Olio non è solo una celebrazione individuale, ma rappresenta anche un tributo al patrimonio culturale e gastronomico del nostro paese. L’olio extravergine d’oliva è non soltanto una prelibatezza, ma un elemento fondamentale della tradizione culinaria italiana, essenziale per preservare il legame tra le comunità e il loro territorio. Attraverso l’impegno congiunto di persone come Carlo Gherardi e altri membri dell’Associazione, la cultura dell’olio continua a prosperare e ad essere promossa in tutto il mondo.