Scoprire nuovi vini è un viaggio affascinante che attraversa tradizioni, territori e vitigni unici. In questo articolo vogliamo presentarvi cinque etichette da provare assolutamente, spaziando da due rossi del Sud Italia a prelibate produzioni emiliane e a un’interessante bollicina proveniente dalla Moldova. Ogni vino racconta una storia, riflette il terroir di provenienza e offre la possibilità di abbinamenti gastronomici unici.
Ceuso 2020 di Tonnino
La rinascita di un grande classico
Il Ceuso 2020 è il risultato di un’accurata opera di restauro della storica azienda siciliana Tonnino, attiva dal 1950. Questa etichetta ha origine dal geniale enologo Giacomo Tachis, che nel 1995 ha creato una delle versioni più iconiche della viticoltura siciliana. La famiglia Tonnino ha investito tempo e risorse per riportare in vita questo vino, situato in un baglio ottocentesco ristrutturato nel rispetto della tradizione e della sostenibilità ambientale. La produzione avviene su 120 ettari di vigneti biologici, collocati tra le colline di Alcamo e del Belice.
Ecco che il Ceuso 2020, con il suo blend di Nero d’Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon, si presenta come un vino di grande carattere. La vinificazione prevede un’iniziale fermentazione in barrique di rovere francese Seguin Moreau, seguita da un periodo di affinamento che dura 12 mesi, completato da altri 4 mesi in vasche di cemento. Questa attenta lavorazione conferisce al vino una personalità complessa, caratterizzata da un rosso rubino vivido e un bouquet olfattivo di frutti di bosco, spezie e sentori balsamici. Al palato, il Ceuso è potente ma vellutato, con tannini ben integrati, rendendolo ideale per accompagnare piatti a base di carne, come l’agnello alla brace.
Primitivo di Manduria DOP Imperio XXXIV 2022 di Tinazzi
Un viaggio nel cuore della Puglia
Rimanendo nel Sud Italia, il Primitivo di Manduria DOP Imperio XXXIV 2022 rappresenta un’altra eccellenza vinicola. Questo vino è frutto della passione della storica famiglia veneta Tinazzi, la quale ha intrapreso una storica avventura pugliese nel 2001, quando Gian Andrea Tinazzi scoprì una tenuta a Carosino e decise di dar vita a questa rinomata etichetta.
Il Primitivo è realizzato in purezza da uve coltivate su terreni calcareo-argillosi, con una vinificazione che avviene attraverso una macerazione attenta, al fine di estrarre tannini e composti fenolici. Successivamente, il vino matura in botti di rovere francese per un periodo che varia tra i 8 e i 12 mesi. Il risultato è un vino con un bel colore rosso rubino intenso, note caratteristiche di frutta rossa matura, spezie e un finale persistente e intrigante. Al palato, il Primitivo è potente ma al contempo elegante, con un’ottima persistenza che si sposa magnificamente con piatti come pappardelle al ragù di cinghiale.
Lambrusco Salamino di Santa Croce 2020 di VentiVenti
L’eccellenza emiliana nel metodo classico
Transitionando verso l’Emilia, possiamo applaudire VentiVenti, una giovane e promettente cantina di Medolla, che si distingue per la sua interpretazione del Lambrusco Salamino di Santa Croce 2020. Pur avendo una storia relativamente recente, i fondatori si sono da subito impegnati in una produzione vinicola sostenibile, puntando su un approccio biologico sin dall’impianto dei loro vigneti.
Questo Lambrusco si differenzia per il suo metodo classico, raro da trovare in zona. L’annata 2020 si presenta con un rosso rubino carico, sprigionando aromi di frutta fresca, floreali di violetta e un finale speziato. Al palato, risulta leggero e fresco, con un perlage fine e una tannicità equilibrata. Un abbinamento eccellente per ricchi piatti a base di salumi emiliani o tagliatelle al ragù.
Brut 1858 Dosaggio Zero di Branchini 1858
Innovazione e tradizione romagnola
Spostandoci verso Toscanella di Dozza, incontriamo l’azienda Branchini 1858, pioniere dell’Albana nella versione spumante metodo classico. Grazie a una tradizione vinicola che si estende da oltre un secolo, l’azienda si è specializzata nella produzione di spumanti di alta qualità, portando a nuova vita un vitigno tradizionale come l’Albana.
Il Brut 1858 Dosaggio Zero, prodotto in edizione limitata, è maturato per 72 mesi sui lieviti e non presenta dosaggio, permettendo al vitigno di esprimere al meglio il proprio carattere. Il vino è caratterizzato da un perlage finissimo e da un bouquet complesso che unisce frutta secca a eleganti note floreali. Al palato, la freschezza e la persistenza sono nettamente avvertibili, rendendolo l’abbinamento ideale per primi piatti di pesce o formaggi erborinati.
Amurg Zero Feteasca Alba Pas Dosé 2020 di I’M Winery
L’evoluzione della viticoltura moldava
Chiudiamo la nostra carrellata con l’Amurg Zero Feteasca Alba Pas Dosé 2020, una vera rappresentanza del patrimonio vinicolo moldavo. La Moldova, un Paese che detiene un record mondiale in fatto di superficie vitata per abitante, vanta una tradizione millenaria nella produzione di vino. La varietà Feteasca Alba sta diventando sempre più riconosciuta per la sua freschezza ed eleganza.
La cantina I’M Winery ha sviluppato un progetto innovativo legato ai vitigni autoctoni e offre un Amurg Pas Dosé prodotto con un attento processo di vinificazione che esalta l’essenza del Feteasca Alba. Questo spumante, dal colore giallo dorato, presenta sentori di frutti freschi e un palato accattivante, ideale come aperitivo o per accompagnare piatti leggeri a base di pesce.
L’ampia e variegata offerta vinicola di queste etichette dimostra come il mondo del vino possa viaggiare oltre i confini, mescolando tradizione e innovazione per offrire esperienze uniche.