Coldiretti dona un albero di Falcone come simbolo contro la mafia

Un ramoscello dell’Albero di Giovanni Falcone sarà piantato su terreni confiscati al clan dei Casalesi, simbolo nella lotta contro le mafie e promossa da Coldiretti.

Un ramoscello dell’Albero di Giovanni Falcone verrà piantato sui terreni confiscati al clan dei Casalesi, rappresentando un forte simbolo nella lotta contro tutte le mafie. Questa iniziativa è stata promossa da Coldiretti, dal Comando del Corpo Forestale dei Carabinieri e dal Distretto Rotary 2080, in occasione della presentazione dell’8° Rapporto Agromafie, tenutasi a Roma.

Evento e partecipanti

Durante l’evento, il Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Parrulli, comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, insieme al Governatore del Rotary Club 2080, Guido Franceschetti, ha consegnato il vaso con la piantina a Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale di Coldiretti, ed Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti e dell’Osservatorio Agromafie.

Cooperativa sociale e progetti

Coldiretti ha comunicato che l’albero sarà donato alla Cooperativa Sociale Terra Felix, un’organizzazione che promuove attività e progetti culturali e sociali a vocazione ambientale nell’area compresa tra la periferia nord di Napoli e quella sud di Caserta. Questa cooperativa è già nota per aver vinto il premio all’innovazione Oscar Green. Terra Felix si occupa di sviluppare progetti educativi, sociali e ambientali su beni confiscati alla camorra, coinvolgendo persone con disabilità, giovani, scuole e comunità locali.

Importanza della cerimonia

All’evento hanno partecipato anche i rappresentanti della cooperativa, insieme all’ex Procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco, e a Massimo Ferraro, Direttore della Fondazione Osservatorio Agromafie. La cerimonia ha sottolineato l’importanza della riqualificazione dei terreni confiscati e il ruolo attivo delle cooperative sociali nella lotta alle mafie, evidenziando come l’impegno collettivo possa contribuire a un futuro migliore e più giusto per le comunità colpite dalla criminalità organizzata.