Coldiretti: per l’8 marzo, il 50% degli italiani opta per fiori e mimose

Il 45% degli italiani omaggerà le donne con mimose per l’8 marzo, nonostante una riduzione della produzione dovuta a anomalie climatiche e parassiti.

In occasione dell’8 marzo, quasi la metà degli italiani, precisamente il 45%, ha intenzione di omaggiare le donne con una mimosa o un altro fiore. Questo dato emerge da un’analisi condotta dalla Coldiretti, che ha messo in evidenza come il fiore simbolo della Giornata internazionale della donna sia molto apprezzato, nonostante le difficoltà legate alle condizioni climatiche che hanno impattato la produzione. Un ulteriore 14% degli italiani si orienterà verso dolci o cioccolatini, mentre il 41% ha deciso di non fare alcun omaggio.

Produzione di mimose in Italia

Secondo le stime fornite dall’organizzazione agricola, in vista dell’8 marzo, saranno circa 1,2 milioni di chili di mimose a essere disponibili per il mercato interno italiano. Questo quantitativo corrisponde a circa 12 milioni di mazzetti, considerando che ogni mazzetto pesa circa 100 grammi. La produzione di mimose rappresenta oltre la metà dell’intera produzione italiana, e include anche una significativa quota destinata all’export. Coldiretti ha sottolineato che i prezzi delle mimose variano in base alla dimensione dei mazzetti: si parte da un costo di 10 euro per i rametti più piccoli, fino a raggiungere i 20 euro o più per i mazzi di dimensioni maggiori o per le piante vendute in vaso.

Impatto delle anomalie climatiche sulla produzione

L’organizzazione ha anche evidenziato come le anomalie climatiche abbiano influenzato negativamente la produzione di mimose quest’anno, con una riduzione stimata del 15-20%. L’inverno insolitamente caldo di gennaio ha portato a una fioritura anticipata, seguita da sbalzi termici e maltempo che hanno compromesso ulteriormente la crescita delle piante. Inoltre, la proliferazione di parassiti ha rappresentato un ulteriore problema, aggravando la situazione per i florovivaisti.

Il 2025 si presenta, dunque, come un anno di sfide per il settore florovivaistico, che deve affrontare non solo la domanda di fiori per la Giornata internazionale della donna, ma anche le difficoltà legate alle condizioni climatiche e alla gestione delle coltivazioni.