Il 2025 segna un’importante svolta per le città italiane, con l’intento di rendere il Piano del Verde cittadino un obbligo. Durante le due giornate di lavoro intitolate “Il verde nella città che cambia”, organizzate da Confagricoltura, Assoverde e Képos in collaborazione con il Crea, sono state presentate dieci azioni concrete per rendere gli ambienti urbani più verdi, sani e resilienti. Questo evento ha avuto luogo con l’obiettivo di illustrare la quarta edizione del “Libro Bianco del Verde”, una pubblicazione che quest’anno vanta 73 contributi provenienti da esperti, amministratori e ricercatori di vari settori.
Il libro bianco del verde
Il Libro Bianco del Verde è un decalogo di proposte rivolto ai governi e alle amministrazioni locali, finalizzato a porre la natura al centro dei modelli urbani. Le iniziative suggerite mirano a promuovere la socialità e la salute, affrontando al contempo le sfide legate ai cambiamenti climatici. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagri, ha affermato: “Il verde urbano è il polmone che ricarica le città”, sottolineando l’importanza di un approccio in cui l’attività agricola gioca un ruolo fondamentale nella pianificazione urbana.
Sinergia e strumenti pratici
La sinergia con il Crea è considerata cruciale, poiché questo ente offre strumenti e soluzioni pratiche alle imprese. Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde, ha evidenziato la necessità di tradurre le riflessioni emerse in normative efficaci per pianificare e gestire le infrastrutture verdi. Andrea Rocchi, presidente del Crea, ha ribadito l’impegno dell’ente nel mettere a disposizione competenze per generare soluzioni basate sulla ricerca applicata, contribuendo a migliorare la qualità della vita nelle città e sostenendo la filiera florovivaistica.
Investimenti e normative
Tra le altre azioni proposte si evidenzia l’importanza di includere investimenti per il verde urbano nei Piani regionali di prevenzione, attraverso politiche sociali e sanitarie specifiche. È necessaria anche un’adeguata revisione della normativa nazionale, con l’introduzione di indicatori misurabili per monitorare i progressi. Queste azioni rappresentano un passo significativo verso la creazione di città più sostenibili e vivibili per le generazioni future.