1990 – 2025. Il Consorzio Franciacorta celebra un traguardo significativo: 35 anni dalla sua fondazione, un evento che ha segnato l’inizio di un capitolo cruciale per il territorio bresciano. Ispirato dall’iniziativa di 29 produttori, il consorzio è nato con l’obiettivo di garantire e controllare il rispetto delle norme di produzione del vino Franciacorta. Oggi, il Consorzio si è ampliato, includendo oltre 120 cantine e più di 200 soci attivi nella filiera delle denominazioni Franciacorta DOCG, Curtefranca DOC e Sebino IGT.
L’ex presidente del Consorzio, Ezio Maiolini, ha affermato: «35 anni fa abbiamo iniziato a costruire qualcosa di significativo per il nostro territorio. Senza la storia non si può andare avanti». L’attuale presidente, Silvano Brescianini, ha aggiunto che è fondamentale aprire nuove strade e continuare a innovare, sottolineando l’importanza di non fermarsi. I dati confermano un chiaro percorso di crescita: negli ultimi 15 anni, l’export di bottiglie dal territorio franciacortino è raddoppiato, registrando un incremento del 130% dal 2011 al 2024. Anche il mercato interno ha mostrato risultati positivi, con un aumento delle vendite, che sono passate da 10,6 milioni di bottiglie nel 2011 a 16,8 milioni nel 2024.
Il vino come vocazione
Attualmente, un quinto del territorio della Franciacorta è dedicato ai vigneti, che si estendono su 19 comuni. La superficie vitata a Franciacorta DOCG è di 3.393 ettari, con una predominanza di Chardonnay (79%), seguita da Pinot Nero (18,1%), Pinot Bianco (2,6%) e Erbamat (0,3%). La tradizione della viticoltura in questa regione ha radici antiche, risalenti all’epoca romana e continuando fino al medioevo, quando le condizioni pedoclimatiche hanno favorito lo sviluppo dei vigneti. Il primo documento che menziona le Curtes Francae è datato 1270. Oggi, oltre la metà dei vigneti, precisamente il 56%, è stato impiantato negli ultimi 30 anni, coincidenti con la nascita del Consorzio.
Vino ma non solo: Franciacorta identifica tutto il territorio
Nel 2000 è stata fondata l’Associazione “Strada del Franciacorta”, un’iniziativa del Consorzio mirata a promuovere le potenzialità turistiche del territorio. Non solo vino di alta qualità, ma anche una ricca offerta gastronomica e culturale. La Franciacorta è nota per i suoi musei e siti storici, ville storiche, parchi, orti botanici, abbazie e chiese affascinanti, molte delle quali risalgono a ordini monastici che hanno contribuito alla bonifica dei terreni e all’introduzione della viticoltura.
Negli ultimi 30 anni, il turismo nella provincia di Brescia ha registrato una crescita significativa, parallela allo sviluppo del Consorzio. Analizzando i dati degli ultimi 15 anni, gli arrivi sono aumentati da 1,8 milioni nel 2008 (con 118.633 visitatori negli agriturismi) a 3 milioni nel 2023 (di cui 264.340 negli agriturismi), mostrando un trend di crescita costante, ad eccezione degli anni colpiti dalla pandemia di Covid.
Accento sulla sostenibilità
Per chi si dedica alla cura del territorio, il concetto di sostenibilità è essenziale. «È fondamentale rispettare e preservare i suoli per le generazioni future», ha dichiarato Brescianini. Diversi progetti coinvolgono esperti del settore per tutelare l’ambiente, come il monitoraggio delle emissioni di gas serra, lo studio della biodiversità in vigna e la valutazione dell’evoluzione della sostanza organica nel suolo, mirando a una maggiore biodiversità funzionale.
Sono costanti gli investimenti in progetti di ricerca in collaborazione con importanti istituti universitari, con l’obiettivo di sviluppare una viticoltura sempre più efficiente e sostenibile. Con 35 anni di storia alle spalle, il Consorzio Franciacorta continua a guardare al futuro con ottimismo, come sottolineato da Brescianini: «Un agricoltore, e in particolare un produttore di vino, è per sua natura ottimista. Altrimenti, sceglierebbe un altro mestiere».
