Con l’avvicinarsi del Natale, l’attenzione per gli abeti naturali provenienti dalla Toscana è in costante aumento. Questo incremento, attestato da Coldiretti Toscana, è pari al 5% ogni anno, ma il settore si trova ad affrontare importanti sfide che potrebbero minacciare il suo futuro. Queste includono la difficoltà di reperire manodopera stagionale, l’impatto dei cambiamenti climatici e la crescente concorrenza delle versioni artificiali di abeti in plastica. Scopriamo insieme perché la scelta degli abeti naturali resta cruciale per l’ambiente e il territorio.
Il mercato degli abeti naturali in Toscana
Una produzione significativa
La Toscana si sta affermando come la principale regione italiana per la coltivazione di alberi di Natale sostenibili. Con oltre 3 milioni di esemplari coltivati, tra cui le varietà ROSSO, BIANCO, NORMANNIANO e DEL COLORADO, il mercato degli abeti naturali è florido. Ogni anno, vengono commercializzati più di 500.000 alberi, sia sul mercato nazionale che internazionale, generando un fatturato compreso tra 10 e 12 milioni di euro. La maggior parte della produzione è concentrata nella provincia di AREZZO, nel CASENTINESE e nel distretto di PISTOIA, dove circa 200 aziende agricole si dedicano a questa impresa.
Un simbolo di sostenibilità
L’approccio alla coltivazione degli abeti è caratterizzato da pratiche sostenibili che contribuiscono alla cura e alla manutenzione delle aree montane e collinari. Le aziende vivaistiche non solo producono alberi, ma svolgono anche un ruolo essenziale nel contrastare la CO2 e nel preservare l’ambiente. Recentemente, Coldiretti Toscana, in collaborazione con Giorgio Tesi Group e la Regione, ha donato tre abeti monumentali al Comune di FIRENZE, posizionati in luoghi emblematici come Piazza DUOMO, Piazza REPUBBLICA e Piazzale MICHELANGELO, per rendere le festività natalizie più belle e rispettose dell’ambiente.
Le sfide del settore
Carenza di manodopera e cambiamenti climatici
Nonostante la crescita costante, il settore degli abeti naturali si trova ad affrontare diverse difficoltà. La mancanza di manodopera stagionale è una delle principali problematiche, unitamente ai cambiamenti climatici che stanno portando ad un aumento delle temperature. Questi fattori possono stressare le piante, in particolare quelle giovani, fino a portarle alla morte. Andrea Baggiani, un produttore storico di Montemignaio , spiega come per contrastare il riscaldamento globale, sia necessario spostare le coltivazioni a quote più elevate, dove il clima è più adatto alla crescita sana degli alberi.
La competizione con gli abeti di plastica
A complicare ulteriormente la situazione ci sono gli abeti in plastica. Nel mercato italiano, circa 500.000 alberi artificiali vengono venduti ogni anno, la maggior parte dei quali è prodotta all’estero e trasportata per migliaia di chilometri. Questi prodotti non solo richiedono un notevole dispendio energetico nella fase produttiva, ma rappresentano anche un teatro problematico in termini di inquinamento e smaltimento. La scelta di un albero naturale, oltre ad essere una scelta estetica, risulta così anche una scelta ecologica.
L’importanza sociale ed economica
Un impatto positivo per le comunità
La coltivazione degli abeti naturali riveste un’importanza non solo economica, ma anche sociale e ambientale. Le aziende vivaistiche operano in territori marginali, contribuendo alla gestione delle risorse idriche e alla manutenzione dei terrazzamenti, elementi essenziali per prevenire il rischio di eventi calamitosi come frane e incendi. Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, sottolinea come queste pratiche siano fondamentali per il bene delle comunità a valle, che beneficiano della cura del territorio.
Supporto alle economie locali
Il settore degli abeti naturali costituisce un pilastro per l’economia toscana grazie alla sua capacità di generare posti di lavoro e di promuovere la sostenibilità. Ogni albero venduto non è solo un simbolo delle festività, ma anche un sostegno ad un’intera filiera che abbraccia la qualità, il rispetto dell’ambiente e la tradizione. La crescita della domanda di alberi naturali rappresenta un’opportunità per i produttori locali, che devono affrontare le sfide del mercato con determinazione e innovazione.
Il settore degli abeti naturali in Toscana non è solo una tradizione natalizia, ma un indice di sostenibilità e di impegno per il futuro del nostro Pianeta.
