Da web a carta: Oscarwine lancia un freepress dedicato al vino

La rivista Oscarwine diventa una freepress cartacea per promuovere la cultura vinicola, affrontando le sfide del settore e l’importanza di un consumo responsabile.

La rivista Oscarwine, uno dei portali più seguiti dagli appassionati di vino, ha annunciato la sua trasformazione in una freepress cartacea. Questo importante cambiamento è stato rivelato il 9 aprile 2025, durante il Vinitaly di Verona, nel corso del convegno dal titolo “Gli attacchi europei al vino italiano”. A presentare il progetto è stato Livio Buffo, fondatore del brand e CEO dell’agenzia Cenacoli, che ha ricevuto il sostegno del senatore Gian Marco Centinaio.

La transizione dalla rete alla carta

Livio Buffo ha sottolineato l’importanza di ridare la voglia di leggere al pubblico, affermando: “Non possiamo arrenderci alla cultura dei social e delle fake news: la carta ha ancora un grandissimo valore”. Questa dichiarazione ha motivato la decisione di invertire il percorso digitale, dando vita a una rivista gratuita che sarà pubblicata con cadenza trimestrale. La distribuzione avverrà nei luoghi di acquisto e consumo del vino, come enoteche, ristoranti, cantine e fiere di settore. Oscarwine si propone di offrire contenuti di qualità, puntando su una lettura consapevole che valorizzi la cultura vinicola.

Un convegno per la difesa del vino italiano

Il lancio della rivista è avvenuto in un contesto di grande rilevanza, durante un convegno focalizzato sulle sfide che il settore vinicolo italiano deve affrontare a livello europeo. Buffo ha evidenziato come le normative attuali penalizzino il comparto agroalimentare, in particolare il vino. Ha dichiarato: “Dobbiamo reagire con forza” e ha fatto riferimento al fenomeno dell’italian sounding, che comporta perdite significative per l’industria, stimabili in circa 60 miliardi di euro all’anno, soprattutto nel mercato statunitense.

Le critiche di Centinaio sugli avvisi sanitari

Durante il convegno, il senatore Gian Marco Centinaio ha espresso forti riserve riguardo all’eventualità di introdurre health warning sulle bottiglie di vino, simili a quelli previsti per le sigarette. Centinaio ha affermato che non si può criminalizzare il vino, sottolineando che, se consumato con moderazione, può avere effetti positivi sulla salute. Ha invitato l’Unione Europea a concentrarsi sulla promozione del commercio piuttosto che su misure che potrebbero ostacolarlo.

Inclusività e accessibilità nel settore vinicolo

Pietro Monti, vicepresidente della FIVI e produttore non vedente, ha aggiunto un ulteriore spunto di riflessione, proponendo di investire in strumenti per l’accessibilità. Ha suggerito l’adozione di etichette in braille e QR code parlanti, per rendere il vino accessibile a tutti. Monti ha condiviso la sua esperienza con l’agenzia Cenacoli, che ha lavorato a un’edizione speciale delle sue bottiglie, pensata per chi ha disabilità visive.

Educazione al consumo responsabile

Il dottor Roberto Gualtieri, medico di pronto soccorso con oltre vent’anni di esperienza, ha concluso l’incontro richiamando l’attenzione sul problema dell’abuso di alcol tra i giovani. Ha raccontato di come molti ragazzi di appena 14 anni arrivino in ospedale a causa di mix pericolosi. Secondo Gualtieri, è fondamentale attuare un intervento educativo che coinvolga famiglie, scuole e istituzioni per promuovere un consumo responsabile fin dall’infanzia.

Il passaggio di Oscarwine alla versione cartacea rappresenta non solo una scelta editoriale, ma anche un segnale culturale. La rivista mira a restituire al vino italiano una narrazione profonda e accessibile, riscoprendo il piacere della lettura consapevole, un’esperienza da vivere come un buon calice di vino.

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