Dazi: l’Uiv si confronta con Tajani per richiedere l’esclusione degli alcolici

Il 2025 inizia con richieste dell’Unione italiana vini per escludere vino e alcolici dai dazi USA, evidenziando l’impatto economico devastante su un settore vitale per l’Europa.

Il 2025 si apre con importanti sviluppi nel settore del vino e degli alcolici europei, in particolare riguardo alla questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ricevuto una richiesta formale da parte dell’Unione italiana vini (Uiv) per escludere vino e alcolici da questa controversia commerciale. Lamberto Frescobaldi e Paolo Castelletti, presidente e segretario generale di Uiv, hanno sottolineato che l’impatto economico di tali dazi sarebbe devastante, colpendo un settore che genera un fatturato annuo di 8 miliardi di euro nell’Unione Europea, a fronte di un import limitato a 1,35 miliardi di euro dagli Stati Uniti.

Preoccupazioni sui dazi

Durante un incontro tenutosi alla Farnesina, Frescobaldi e Castelletti hanno esposto al ministro Tajani le loro preoccupazioni riguardo ai dazi previsti, che potrebbero raggiungere il 200%. Questo aumento colpirebbe in modo particolare il mercato del vino italiano, il quale nel 2024 è previsto generare un valore di 1,9 miliardi di euro. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che gli importatori americani hanno già iniziato a sospendere gli ordini, creando un blocco nel mercato. Castelletti ha affermato che è necessaria una risoluzione immediata a livello europeo per affrontare questa crisi.

Impatto sull’economia italiana

Uiv ha evidenziato l’assurdità di includere categorie di prodotti come vino e alcolici in una disputa commerciale in cui l’Europa si trova in una posizione di svantaggio, con un rapporto di 6 a 1 contro di essa. Tale sproporzione potrebbe mettere a repentaglio un comparto vitale per l’economia italiana, che contribuisce all’1,1% del Prodotto Interno Lordo nazionale e vanta un valore aggiunto di oltre 17 miliardi di euro. Inoltre, il vino rappresenta il 40% delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti, con un valore di 1,93 miliardi di euro.

Supporto per il Mercosur

Nel corso dell’incontro, Uiv ha anche manifestato il proprio supporto per la ratifica dell’accordo di libero scambio con il Mercosur, evidenziando l’importanza di stabilire relazioni commerciali più favorevoli per il settore vitivinicolo europeo. La situazione attuale richiede un’attenzione urgente da parte delle istituzioni europee per garantire la sostenibilità e la competitività di un settore che rappresenta un patrimonio culturale ed economico fondamentale per l’Europa.