Il panorama vitivinicolo delle Marche si amplia con l’introduzione di due nuove tipologie di vino nella Doc Colli Maceratesi. La Ribona Riserva e la Ribona Spumante Riserva sono state ufficialmente accolte dopo un lungo iter di tre anni che ha portato a un aggiornamento del disciplinare. Questa novità rappresenta un passo significativo verso l’ottimizzazione della qualità dei vini marchigiani, pur mantenendo una forte attenzione alla tradizione e alla valorizzazione del vitigno Ribona. Le nuove entrate nel mercato vitivinicolo si pongono obiettivi ambiziosi, mirando a un posizionamento premium e a una maggior longevità nei vari canali di vendita.
Le novità della Doc Colli Maceratesi
Aggiornamento del disciplinare
Recentemente, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato l’aggiornamento del disciplinare della Doc Colli Maceratesi, un passo fondamentale che permette l’introduzione delle due nuove tipologie di vino. Michele Bernetti, presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini , ha sottolineato come questo cambiamento si inserisca in un processo di rinnovamento più ampio, che coinvolge tutte le 16 denominazioni di origine marchigiane, molte delle quali necessitano di una revisione dopo circa cinquant’anni. L’obiettivo finale di queste innovazioni è quello di elevare il profilo del vitigno Ribona, che sta dimostrando di avere grandissime potenzialità di collocazione sia sul mercato interno che su quello estero.
Le nuove tipologie di vino ribadiscono l’impegno degli produttori locali nel rispettare standard qualitativi di altissimo livello, rispondendo a un mercato che chiede un prodotto sempre più raffinato e distintivo. Il disciplinare stabilisce, ad esempio, una produzione massima di 91 ettolitri per ettaro, con modalità di vinificazione specifiche per ciascuna delle nuove riserve. Questa attenzione ai dettagli è un chiaro segnale della volontà di accentuare le peculiarità e la qualità del vino marchigiano.
Caratteristiche delle nuove tipologie di vino
Ribona Riserva e Ribona Spumante Riserva
Le norme vincolanti per la produzione di Ribona Riserva e Ribona Spumante Riserva prevedono specifiche che garantiscono vino di alta qualità. Per la Ribona Spumante Riserva, è previsto un processo di rifermentazione esclusivamente in bottiglia con un periodo di affinamento minimo di 36 mesi, il che conferisce al prodotto un carattere unico e complesso. D’altra parte, la Ribona Riserva richiede un affinamento di almeno 12 mesi prima di poter essere commercializzata, assicurando così che ogni bottiglia offra un profilo aromatico ben definito e piacevole.
Queste due nuove tipologie di vino non rappresentano solo una risposta a una domanda di qualità crescente, ma anche un’opportunità di diversificazione per i produttori locali. Il mercato sta evolvendo, e la domanda di vini in grado di comunicare storie, tradizioni e specificità territoriali è in aumento. Pertanto, il Ribona, con la sua storia e le sue caratteristiche uniche, ha tutte le carte in regola per farsi valere tanto a livello locale quanto internazionale.
Opportunità di crescita e sviluppo per i produttori locali
Strategie di mercato e potenzialità del Ribona
Filippo degli Azzoni, presidente del Comitato Doc Colli Maceratesi, ha evidenziato come l’introduzione di queste nuove Riserve segni un punto di svolta strategico per l’intero comparto vitivinicolo locale. Il Ribona, con la sua longevità e complessità, si propone come prodotto di punta in grado di attrarre la curiosità di un pubblico qualificato e attento. Le nuove tipologie, quindi, non solo creano un nuovo filone produttivo, ma offrono anche spazi per ampliare le vendite in diversi mercati, rispondendo alle mutate esigenze dei consumatori.
Attualmente, la superficie della Doc Colli Maceratesi si estende su circa 250 ettari, occupando 46 viticoltori e 28 produttori, il che garantisce una capacità produttiva di circa 600.000 bottiglie. Con le nuove normative, si prevede che il mercato potrà beneficiare di un ulteriore impulso, soddisfacendo le aspettative di un pubblico sempre più variegato e orientato verso una scelta di qualità. È stato, inoltre, eliminato il prodotto “novello” per i vini rossi, semplificando così la proposta e permettendo ai consumatori di focalizzarsi su prodotti più maturi e complessi.
Con queste mosse strategiche, la Doc Colli Maceratesi si prepara a rafforzare la propria posizione nel carico vitivinicolo marchigiano e oltre, proponendo vini che raccontano il territorio e che sono capaci di affascinare i palati più esigenti.