Elena Salviucci, giovane imprenditrice titolare dell’azienda vitivinicola Campotondo, è stata recentemente nominata presidente della Strada del Vino Orcia per il triennio 2023-2026. La decisione, ufficializzata il 9 gennaio, segna un momento importante per l’associazione che riunisce ben 12 comuni della zona dell’Orcia DOC. Accanto alla presidenza, sono stati scelti anche due vicepresidenti, Andrea Francini e Marco Bartoli, sindaci rispettivamente di Trequanda e San Quirico d’Orcia.
Chi è Elena Salviucci?
Il percorso formativo e professionale
Elena Salviucci, originaria di Campiglia d’Orcia e con un’età di soli 29 anni, ha costruito un profilo professionale di tutto rispetto nel settore vitivinicolo. Dopo aver ottenuto una laurea in mediazione linguistica presso l’Università di Firenze, ha proseguito la sua formazione con un master specializzato in marketing e management per imprese vitivinicole. Questi studi le hanno fornito una solida base per gestire l’azienda di famiglia e si è dedicata alla produzione vinicola e alla promozione turistica del territorio.
Nel 2019 ha conseguito il titolo di sommelier, approfondendo ulteriormente le sue competenze nel settore del vino. La sua esperienza non si limita solo alla produzione; è attivamente impegnata nel Consorzio del Vino Orcia e in vari progetti di valorizzazione del patrimonio culturale e agricolo dell’area. La sua visione per il territorio è orientata verso un approccio di turismo rigenerativo, che ha l’obiettivo di generare un valore durevole e sostenibile per le comunità locali.
La visione per la Strada del Vino Orcia
In qualità di presidente, Salviucci si propone di sviluppare un sistema turistico integrato che abbracci non solo il Val d’Orcia, ma anche l’Amiata e la Valdichiana senese. “È un onore guidare questa associazione che rappresenta un territorio unico e riconosciuto come Patrimonio Unesco,” ha dichiarato Salviucci, sottolineando l’importanza di creare una rete di cooperazione tra le diverse imprese locali.
Il suo mandato include il rafforzamento dell’agroalimentare e della promozione del marketing territoriale, con l’intento di attrarre un numero maggiore di visitatori e prolungare la loro permanenza nella zona. Il turismo rigenerativo è al centro di questa strategia, poiché mira a garantire benefici tangibili e duraturi non solo per le aree interessate ma anche per le comunità locali e gli stessi turisti.
Nuova struttura organizzativa della Strada del Vino Orcia
Composizione del nuovo Consiglio di amministrazione
Il nuovo Consiglio di amministrazione della Strada del Vino Orcia si distingue per la partecipazione di figure chiave nel settore vitivinicolo e turistico. Oltre a Salviucci, i membri del consiglio comprendono personaggi di spicco come Giulitta Zamperini, attualmente presidente del Consorzio del Vino Orcia, e diversi rappresentanti del mondo vitivinicolo locale, tra cui Ada Anna Becheri, Donatella Cinelli Colombini e Francesco Pifferi.
La composizione di questo consiglio rappresenta un tentativo di unire le forze per affrontare le sfide del settore e trovare sinergie capaci di favorire lo sviluppo economico di un territorio apprezzato per i suoi vini pregiati e per la bellezza dei suoi paesaggi. L’impegno collettivo di questi leader locali sarà fondamentale per attuare i progetti in cantiere e per garantire alla Strada del Vino Orcia un ruolo centrale nella promozione e valorizzazione della cultura enogastronomica toscana.
Obiettivi futuri per il rilancio del territorio
Il nuovo consiglio si pone obiettivi ambiziosi per il rafforzamento del turismo e della produzione vinicola. Tra le priorità spiccano l’implementazione di attività di marketing strategico per attrarre un pubblico sempre più vasto e l’organizzazione di eventi che mettano in risalto l’eccellenza del vino Orcia. Con un focus particolare su pratiche sostenibili, la nuova leadership si impegnerà a coniugare tradizione e innovazione, mirando a costruire un modello di sviluppo che possa fungere da esempio per altre aree vitivinicole.
La nomina di Salviucci e la ristrutturazione della Strada del Vino Orcia rappresentano così un passo significativo verso un futuro promettente per il patrimonio enogastronomico toscano, con aspettative che mirano non solo a aumentare il numero di visitatori, ma anche a garantire un’adeguata valorizzazione delle risorse locali.
