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Le recenti aggressioni di lupi agli allevamenti nell’Ascolano hanno sollevato un allerta crescente, con il Presidente di Cia Marche, Alessandro Taddei, che denuncia una situazione insostenibile per l’agricoltura locale. Mentre la fauna selvatica vive in un delicato equilibrio, i produttori agricoli si trovano a fronteggiare un’emergenza che potrebbe compromettere seriamente la loro attività. Le perdite subite dagli allevatori rischiano di superare le misure di ristoro attualmente disponibili, lasciando molti di loro in una situazione precaria.
Situazioni critiche negli allevamenti
Attacchi di lupi: un rischio crescente
Negli ultimi mesi, l’intensificarsi degli attacchi di lupi ha reso precarie le condizioni degli allevamenti nell’Ascolano. Gli allevatori sono costretti a rinunciare al pascolo dei propri animali, poiché temono per la loro incolumità. “È troppo pericoloso far pascolare le greggi all’aperto,” afferma Taddei, sottolineando come questa decisione sia obbligata dall’imminente rischio degli attacchi predatori.
La situazione è aggravata dalla costante presenza di cinghiali, che danneggiano le coltivazioni. Tali problematiche sollevano interrogativi sulla gestione della fauna selvatica, già sotto l’occhio dell’opinione pubblica e degli enti locali. Gli allevatori, già in difficoltà per le perdite causate dalle predazioni, avvertono che la sostenibilità delle loro attività è messa a repentaglio.
Ristori insufficienti per gli allevatori
Un altro elemento critico è rappresentato dai ristori. Attualmente, le compensazioni economiche offerte per i capi abbattuti dai lupi coprono solo il 50% delle perdite reali. Taddei evidenzia come questa situazione non solo metta in crisi gli allevamenti, ma possa anche portare a un’inevitabile estinzione di queste attività storiche nel territorio marchigiano. La richiesta di un adeguamento dei ristori si fa pressante, in quanto insoddisfatti dei meccanismi attuali che sembrano non tener conto della realtà operativa degli allevatori.
Richieste di intervento e collaborazione
La necessità di un tavolo comune
Dalla Cia Marche emerge una richiesta di creare un tavolo di confronto che riunisca rappresentanti dell’assessorato alla Sanità e all’Agricoltura. Secondo Taddei, un approccio integrato è fondamentale per affrontare le problematiche derivanti dagli attacchi dei lupi e dai cinghiali. “Il problema è complesso e richiede una visione condivisa,” aggiunge il Presidente, insistendo sulla necessità di misure coordinate che possano migliorare la situazione degli allevatori.
Dialogo con l’assessore Saltamartini
Un primo incontro con l’assessore Saltamartini risale alla primavera scorsa. Durante questo incontro, Cia Marche ha proposto una collaborazione con gli uffici veterinari per semplificare e velocizzare i controlli dell’Asur sulle aziende agricole. “Ci eravamo dati appuntamento per un aggiornamento dopo l’estate, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni. Siamo in attesa di una nuova convocazione, speranzosi ma preoccupati per l’evoluzione della situazione,” sottolinea Taddei.
La fiducia resta alta, ma la necessità di interventi concreti è imprescindibile. L’argomento viene trattato con la dovuta serietà, nel tentativo di trovare soluzioni efficaci a una crisi che potrebbe avere ripercussioni molto significative sulla comunità agricola del territorio.
