Esplorando il Porto Flip: origini, preparazione e abbinamenti ideali

Il Porto Flip: un cocktail storico con brandy, Porto e tuorlo d’uovo, oggi poco conosciuto ma con interessanti varianti e abbinamenti gastronomici.

Il Porto Flip, un cocktail dalle radici storiche profonde, è presente nel prestigioso elenco della International Bartenders Association (Iba) tra i drink considerati Unforgettables. Nonostante la sua antica origine, la popolarità di questo mix a base di brandy, Porto e tuorlo d’uovo è diminuita nel tempo, relegandolo a una bevanda più adatta per il mattino piuttosto che per l’aperitivo.

Origini e significato del nome

Le origini del termine “flip” risalgono almeno alla fine del 1600 in Inghilterra, dove si utilizzava per indicare bevande calde a base di birra, molto apprezzate dai marinai britannici. Con il passare del tempo, specialmente in America, le uova sostituirono la birra, dando vita a una nuova categoria di cocktail. Nel celebre volume “The bartender’s guide” di Jerry Thomas, pubblicato nel 1874, si possono trovare sei varianti di Flip, tutte però servite calde e quindi distanti dal Porto Flip. La prima ricetta di questo cocktail, composta esclusivamente da vino Porto e uovo, è stata pubblicata nel 1884 nel libro “The Modern Bartenders Guide” di O.H. Byron, contribuendo a far conoscere i Flip freddi. Nella riedizione del manuale di Jerry Thomas nel 1887, la categoria viene suddivisa in drink caldi e freddi. In questa edizione è presente anche la ricetta del Port Wine Flip, che utilizza Porto e uovo, insieme a quella del Coffee Cocktail, simile ma arricchita di brandy. Questa evoluzione ha portato alla creazione dell’attuale Porto Flip, a cui negli anni successivi è stata aggiunta una spolverata di noce moscata.

Dagli anni ’40, il Porto Flip, noto anche come O’Porto Flip, ha visto varie interpretazioni con ingredienti aggiuntivi come Chartreuse, Benedictine e crema di latte. Diverse pubblicazioni, anche italiane, ne hanno sottolineato le proprietà energizzanti, rendendolo un drink più indicato per la colazione piuttosto che per l’aperitivo. Oggi, nonostante la sua presenza nella lista Iba, il cocktail è poco conosciuto.

Ricetta ufficiale del Porto Flip

La preparazione del Porto Flip segue la tecnica dello Shake and Strain. Si utilizza una coppetta a cocktail e gli ingredienti necessari sono: 15 ml di brandy, 45 ml di Porto rosso, 10 ml di tuorlo d’uovo e una grattugiata di noce moscata. Per prepararlo, si agitano energicamente gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio, si filtra il mix nel bicchiere ghiacciato e si completa con la noce moscata grattugiata.

Varianti del Porto Flip

Oltre alle storiche versioni con Chartreuse e crema di latte, l’Iba suggerisce di sostituire il Porto con uno sherry “en rama” o del Madeira. In alternativa al brandy, è possibile sperimentare con grappa invecchiata, apple jack, rye whiskey o rum giamaicano. Per quanto riguarda l’uovo, si può optare per un uovo di struzzo, di quaglia o addirittura per uno zabaione salato. Altri ingredienti come butter syrup, sciroppo di moscovado o qualche goccia di bitter aromatico possono essere aggiunti per personalizzare ulteriormente il drink.

Il Porto Flip nel cinema

Nonostante la sua lunga storia, i cocktail Flip non hanno trovato ampio spazio nel cinema. L’unica apparizione nota è stata quella del Louisiana Flip, a base di Cointreau, rum, succo d’arancia, uovo e granatina, nel film “Grand Hotel di Berlino” del 1932, con la star Greta Garbo, diretto da Edmund Goulding e tratto dal romanzo di Vicki Baum. In questo film, premiato con l’Oscar, il Louisiana Flip è uno dei piaceri che si concede il contabile Otto Kringelein, interpretato da Lionel Barrymore, che ha deciso di abbandonare il lavoro dopo aver scoperto di avere pochi mesi di vita.

Abbinamenti gastronomici con il Porto Flip

Grazie ai suoi aromi intensi e ai toni di pasticceria al burro, il Porto Flip si abbina perfettamente a dessert e piatti saporiti. I formaggi erborinati, come il gorgonzola, creano un contrasto interessante con la cremosità del drink. Ottimo anche l’accostamento con dolci a base di noci o mandorle, che esaltano le note calde del Porto. Altri abbinamenti vincenti includono il cioccolato fondente, la cui amarezza bilancia la dolcezza del cocktail.