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Il mercato di Fabriano rappresenta un punto cruciale per il tessuto sociale della città, non riducendosi solo a un luogo di commercio, ma diventando un vero centro di aggregazione per la comunità. All’interno di questo contesto, la figura di Clelia Gianfelici emerge come simbolo di dedizione e impegno. Da quasi settant’anni, Clelia è il cuore pulsante del Mercato Coperto di Piazza Garibaldi, dove ha portato non solo prodotti freschi ma anche un calore umano che ha creato legami indissolubili con i clienti. Ogni giorno, da Passo di Treia, Clelia affronta il suo viaggio diventando una presenza rassicurante per chi visita il mercato.
Tradizione e famiglia: le radici dell’attività
L’influenza di Ugo Rosini
La storia di Clelia è profondamente intrecciata con le sue origini familiari. Suo marito, Ugo Rosini, ha avviato l’attività di vendita al mercato, trasmettendo a Clelia valori fondamentali come il lavoro duro e la tenacia. Ugo non è solo stato un partner nel lavoro, ma un vero e proprio mentore nella costruzione di una tradizione familiare che ha dato vita a un legame indissolubile con la comunità locale. Insieme, hanno allevato i loro figli, Sauro e Marilena, i quali, fin da giovani, hanno contribuito attivamente alla gestione dell’attività quotidiana.
La quotidianità nel mercato
La vita di Clelia e della sua famiglia è stata caratterizzata da un forte impegno, volto a garantire la massima qualità dei prodotti offerti e la piena soddisfazione dei clienti. Questa attenzione ha contribuito a definire il mercato come un luogo non solo di acquisto, ma anche di scambio umano e socializzazione. La dedizione della famiglia alla qualità ha trasformato il mercato di Fabriano in un simbolo di eccellenza dove i clienti si sentono a casa.
Un’eredità di amore e passione duratura
Clelia e il programma ‘Linea Verde’
Oggi, Clelia Gianfelici porta con sé non solo la memoria di un’epoca passata, ma anche un’eredità di valori. La sua partecipazione al programma “Linea Verde” nel 2009 ha portato alla luce la sua storia, facendo di lei un’icona non solo del mercato di Fabriano, ma anche di un modo di fare commercio più umano e rilassato. Nonostante le avversità, come il terremoto e la pandemia, Clelia ha dimostrato una forza impressionante, sottolineando che il mercato è ben più di un semplice lavoro: rappresenta un aspetto essenziale della sua esistenza e della comunità.
Creare relazioni durature
La capacità di Clelia di creare relazioni significative con i clienti ha senza dubbio forgiato un legame speciale con la comunità. Molti dei visitatori del mercato oggi sono cresciuti a stretto contatto con lei, ricordando i gesti affettuosi, come le dolci sorprese preparate per i bambini. Questi momenti di gentilezza hanno instillato una sensazione di familiarità e accoglienza, trasformando il mercato in un luogo straordinario per ogni visitatore.
Nostalgia e speranza per il futuro
Riflessioni sul passato e sguardo al futuro
Mentre Clelia guarda ai ricordi di un passato ricco di esperienze vissute insieme alla comunità, esprime anche un desiderio concreto per il futuro. Il legame instaurato con i clienti e gli amici del mercato rappresenta un patrimonio che non deve essere dimenticato. La sua visione continua a essere quella di un mercato come opportunità di incontro, uno spazio dove scambiare non solo beni materiali ma anche storie e relazioni.
L’importanza di un luogo di scambio
Il mercato di Fabriano è, in effetti, un simbolo di resilienza e adattamento alle sfide che la vita presenta. Clelia, attraverso la sua esperienza, invita tutti a considerare il mercato non solo come un semplice luogo di raccolta e vendita, ma come un’opportunità per costruire legami, condividere esperienze e mantenere viva la tradizione di un’interazione umana autentica. Se il mercato è uno specchio delle persone che lo abitano, Fabriano ha trovato in Clelia un riflesso di amore, passione e comunità che continuano a prosperare.
