La 59/a Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna, in programma per il 26 ottobre, ha già iniziato a farsi notare con un evento di lancio a Roma. Location d’eccezione per l’anteprima, il Pio Sodalizio dei Piceni ha ospitato le autorità e gli appassionati del pregiato fungo ipogeo. Il sindaco di Acqualagna, Pier Luigi Grassi, insieme a una delegazione ufficiale, ha presentato le novità e le aspettative legate a una manifestazione che celebra un vero e proprio vanto gastronomico dell’Italia.
La festa del tartufo: dettagli e aspettative
La tradizione di Acqualagna
Da ben 59 anni, Acqualagna promuove un modello di cooperazione che coinvolge l’intera filiera del tartufo. In questo contesto, il tartufo bianco rappresenta una delle sue massime espressioni, combinando tradizione e innovazione. Durante la conferenza, il sindaco Grassi ha sottolineato l’importanza di questo evento nel valorizzare il turismo legato a uno dei prodotti più ricercati a livello mondiale. La 59/a edizione della fiera è caratterizzata da un’ampia gamma di eventi volti a coinvolgere il pubblico e a stimolare l’interesse verso un prodotto che nei secoli ha conquistato il palato di chef e gourmets.
Un mondo di profumi e sapori
La stagione del tartufo bianco sta entrando nel vivo e con essa anche la Fiera di Acqualagna, che quest’anno si preannuncia ricca di eventi e novità. Il sindaco ha dichiarato: “Apriamo la Fiera con la stagione di raccolta che entra nel vivo con i più buoni profumi del tartufo bianco.” Questo richiamo al palato è accompagnato dalla crescente affluenza di visitatori, sia italiani che internazionali, pronti a scoprire le delizie di questo prodotto unico, rappresentativo della cultura gastronomica marchigiana.
Le novità della fiera: Tartufo Award e collaborazione con l’Olio di Cartoceto Dop
Tartufo Award: una competizione gastronomica
La 59/a Fiera Nazionale non si limita a festeggiare il tartufo. Una delle principali novità è il Tartufo Award, una gara gastronomica che coinvolge le Città del Tartufo. Acqualagna si sfida con altre città note per la loro tradizione legata al tartufo, quali Amandola, Alba, San Miniato, Parco del Matese e Potenza. In programma il 2 e 3 novembre, questo contest avrà come scopo quello di elogiare creatività e abilità culinarie, consolidando ulteriormente il legame tra gastronomia e territorio.
Collaborazione con l’Olio di Cartoceto Dop
Un altro punto di forza di questa edizione è l’accordo di collaborazione tra il Tartufo Bianco di Acqualagna e l’Olio di Cartoceto Dop. Questa intesa è parte del progetto “Essentia Marchigiana”, finalizzato a rivitalizzare i centri storici e incrementare le attività economiche e i servizi turistici. Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto, ha spiegato il valore di questa unione, centrata sull’obiettivo di valorizzare le tradizioni locali e portare in risalto due eccellenze dell’agroalimentare marchigiano. Durante le domeniche del 3 e 10 novembre, avrà inoltre luogo il Festival della Mostra Mercato dell’Olio e dell’Oliva, promuovendo il patrimonio oleario della regione.
La valorizzazione delle eccellenze marchigiane
Un impegno per la biodiversità e l’economia locale
Interventi da parte di personalità istituzionali come Mirco Carloni, presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, hanno enfatizzato l’importanza di sostenere entrambe le produzioni. La valorizzazione del Tartufo Bianco e dell’Olio di Cartoceto rappresenta non solo un simbolo di biodiversità, ma anche una risorsa economica cruciale per l’entroterra marchigiano. Carloni ha sottolineato come l’incontro di queste due eccellenze possa fungere da “potentissimo attrattore turistico,” contribuendo in modo significativo alla creazione di posti di lavoro e alla crescita economica del territorio.
La sfida della sostenibilità
Il connubio tra tartufo e olio non è solo una questione di economia, ma anche di sostenibilità. Mantenere vive le tradizioni locali, insieme alla promozione di pratiche agricole sostenibili, è essenziale. Le misure a sostegno di queste filiere saranno cruciali per garantire il futuro delle eccellenze gastronomiche marchigiane, facendo della Fiera un evento che, oltre a celebrare un prodotto tipico, diventa un veicolo di sviluppo e ricchezza locale.
Con un ricco programma di eventi e la celebrazione di due dei prodotti più rappresentativi delle Marche, la 59/a Fiera Nazionale del Tartufo Bianco si appresta ad attrarre anche quest’anno un vasto pubblico, contribuendo a mettere in luce l’importanza delle specificità locali in un contesto sempre più globale.