Il settore dei formaggi italiani a denominazione di origine protetta (Dop) e indicazione geografica protetta (Igp) si trova a un bivio cruciale. Durante l’Assemblea annuale dell’Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp (Afidop), tenutasi il 15 marzo 2025, è emerso con chiarezza che l’unica strategia efficace per affrontare l’impatto dei dazi statunitensi è puntare sulla qualità e sull’unicità dei prodotti. Attualmente, il 40% dei formaggi italiani viene esportato, con una percentuale significativa del 48% diretta verso mercati extraeuropei.
Importanza della qualità e della tradizione
Antonio Auricchio, presidente di Afidop, ha sottolineato l’importanza di preservare il patrimonio culturale rappresentato dai formaggi Dop e Igp. “Rafforzare la filiera e tutelare il valore autentico dei nostri prodotti è fondamentale per mantenere la nostra presenza nei mercati internazionali“, ha affermato Auricchio. Il Made in Italy è sinonimo di qualità e tradizione, e la lotta contro le imitazioni e le frodi diventa cruciale in questo contesto.
Le sfide dei formaggi Dop e Igp
I formaggi Dop e Igp, in particolare, stanno affrontando sfide significative a causa dei dazi imposti dagli Stati Uniti, il principale mercato extraeuropeo per il settore. Nel solo ultimo anno, l’export ha raggiunto le 40.900 tonnellate, di cui l’80% rappresentato da prodotti Dop. Attualmente, un dazio del 10% è in vigore, ma con l’implementazione di un ulteriore incremento del 20% sul valore in dogana, si prevede un onere complessivo di quasi 150 milioni di euro, che si aggiunge ai 50 milioni già sostenuti nell’anno precedente.
Preoccupazioni dei produttori
Questa situazione preoccupa profondamente i produttori di formaggi Dop, che rappresentano oltre quattro quinti del volume totale dell’export caseario verso gli Stati Uniti. Tra i più colpiti ci sono il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Pecorino Romano, che insieme costituiscono il 95% delle esportazioni verso il mercato statunitense. Auricchio ha messo in guardia sui rischi associati all’applicazione di dazi aggiuntivi, evidenziando come ciò possa incentivare l’italian sounding. Questo fenomeno potrebbe favorire l’ingresso di prodotti locali che imitano i nostri formaggi Dop, minacciando ulteriormente il mercato e la reputazione dei prodotti autentici.
Necessità di protezione e valorizzazione
La situazione richiede un’attenzione particolare da parte degli operatori del settore, affinché si possano adottare misure efficaci per proteggere e valorizzare i formaggi italiani nel contesto globale.