Il 27% degli italiani sceglie un prodotto made in Parma come simbolo del Paese

Il 27% degli italiani riconosce i prodotti “made in Parma” tra i più rappresentativi, con un fatturato alimentare che supera gli 11 miliardi di euro e forte export.

Il 27% degli italiani identifica un prodotto “made in Parma” tra i cinque alimenti più rappresentativi del Bel Paese a livello globale. Questo dato è emerso da una ricerca condotta da Ipsos, presentata il 27 marzo 2025 a Milano, presso Palazzo Giureconsulti. L’indagine ha rivelato che oltre il 50% della popolazione riconosce l’eccellenza dei prodotti provenienti dalla provincia di Parma. Le due Denominazioni di Origine Protetta (DOP), il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma, si posizionano al vertice della notorietà, seguite da altri prodotti simbolo come la pasta di Barilla, il pomodoro di Mutti e Rodolfi, il latte di Parmalat e le alici di Delicius, Rizzoli e Zarotti. Queste specialità hanno contribuito a conferire a Parma il titolo di “città creativa per la gastronomia” dall’UNESCO nel 2017.

L’importanza del settore agroalimentare

L’importanza del settore agroalimentare parmense è evidente anche dal punto di vista occupazionale, con 1.052 aziende attive che impiegano circa 15.000 lavoratori. Nel 2023, le sei filiere alimentari hanno generato un fatturato al consumo superiore agli 11 miliardi di euro. Le due DOP, con un fatturato di 3,05 miliardi per il Parmigiano Reggiano e 1,7 miliardi per il Prosciutto di Parma, insieme a Barilla, che ha raggiunto i 4,9 miliardi, costituiscono la parte principale del mercato. Altri prodotti come il pomodoro hanno sfiorato i 800 milioni di euro, il latte ha raggiunto i 720 milioni e le alici hanno totalizzato 135 milioni di euro. Secondo il report, Parma è leader in questo settore, rappresentando oltre il 70% delle acciughe consumate in Italia.

Il ruolo dell’export nel settore alimentare

Un altro aspetto rilevante emerso dall’analisi riguarda l’export. Circa 5 miliardi di euro, il 44% del fatturato complessivo, proviene dalle esportazioni. I dati forniti dall’Unione Parmense degli Industriali, basati sui report Istat, indicano che il settore alimentare di Parma rappresenta il 5% dell’intero export alimentare italiano, cifra che sale al 32% se si considera l’Emilia-Romagna. Francia e Germania sono i principali mercati di destinazione, con un valore vicino al milione di euro. Tuttavia, nell’ultimo anno, gli Stati Uniti hanno registrato la crescita più significativa nell’export, con un incremento del 21,7% rispetto al 2023, seguiti dal Canada (+21,1%), dalla Spagna (+19,1%) e dal Regno Unito (+15%). Dal 2015, l’export della Parma Food Valley ha mostrato una continua crescita, avvicinandosi al raddoppio in dieci anni.