Il vicepresidente del Brasile, Geraldo Alckmin, ha reso noto un pacchetto di misure destinate a combattere l’inflazione alimentare, un fenomeno che ha contribuito al calo della popolarità del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, attualmente ai minimi storici. Le informazioni sono state diffuse dal portale G1, parte del gruppo Globo, il 2 gennaio 2025. Tra le misure più significative figura l’azzeramento dei dazi sulle importazioni di vari alimenti, inclusi carne, caffè, zucchero, mais e olio d’oliva.
Misure del governo
Alckmin ha dichiarato che queste nuove disposizioni entreranno in vigore “tra pochi giorni”, sottolineando come il governo stia rinunciando a parte delle entrate fiscali per permettere una riduzione dei prezzi al consumo. La decisione è stata presa al termine di una riunione tenutasi al Palazzo del Planalto, durante la quale Lula ha discusso con ministri e rappresentanti del settore alimentare e dell’approvvigionamento.
Dazi doganali e discussioni
In precedenza, i dazi doganali sulla carne ammontavano al 10,8%, quelli sullo zucchero erano fissati al 14% e per il caffè si attestavano al 9%. Queste misure sono state annunciate dopo una giornata di discussioni all’interno del governo, focalizzate sul tema dei prezzi dei generi alimentari, che hanno sollevato preoccupazioni tra i cittadini e i consumatori.
Strategia economica
La strategia del governo mira a sostenere le famiglie brasiliane, in un contesto economico complesso, dove l’aumento dei costi alimentari ha pesato notevolmente sul bilancio domestico. La speranza è che l’abbattimento dei dazi possa contribuire a un abbassamento dei prezzi e a un miglioramento della situazione economica nel breve termine, favorendo così una ripresa della fiducia nei confronti dell’amministrazione attuale.
