Il Rinascimento gastronomico: Igles Corelli sorprende Ferrara con la sua cucina

Lo chef Igles Corelli celebra la cucina rinascimentale a Ferrara con uno show-cooking, unendo tradizione e innovazione in un evento che valorizza il patrimonio gastronomico locale.

Nel cuore di Ferrara, dove la storia del Rinascimento continua a vivere, lo chef Igles Corelli ha trasformato Palazzo Pendaglia in un palcoscenico gastronomico d’eccezione. Sabato 12 aprile 2025, il noto chef, originario di Ravenna, ha dato vita a uno show-cooking dedicato alla cucina rinascimentale, riportando in auge sapori e tecniche di un’epoca straordinaria. L’evento si è svolto nella magnifica dimora rinascimentale che attualmente ospita l’Istituto alberghiero “Vergani-Navarra”, rappresentando un simbolico passaggio di testimone tra la tradizione culinaria storica e le nuove generazioni di professionisti della ristorazione.

Nato nel 1957, Corelli ha incantato i presenti

Corelli ha incantato i presenti con la sua abilità, trasformando ingredienti semplici in vere opere d’arte commestibili. Ogni gesto, ogni taglio e ogni combinazione di sapori sono stati il risultato di una cultura gastronomica vasta e approfondita, dimostrando come la cucina possa fungere da forma d’arte in grado di narrare la storia e l’identità di un territorio. I piatti presentati, come lo sformato di zucca violina con vellutata di fagiano, frolla e semi tostati e il branzino ripieno di mortadella, finocchi brasati e olio al basilico, hanno rappresentato autentici capitoli della gastronomia ferrarese, bilanciando semplicità e raffinatezza, elementi popolari e aristocratici, riflettendo i contrasti tipici della cucina estense.

Un progetto per valorizzare il patrimonio unesco

Lo show-cooking è stato parte integrante del progetto “Festina Lente”, finanziato dal Ministero del Turismo, finalizzato alla valorizzazione dei comuni a vocazione turistico-culturale che ospitano siti riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Per Ferrara, il finanziamento è stato destinato al sito UNESCO “Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po”, coinvolgendo specificamente i Comuni di Ferrara, Comacchio e Ostellato.

«Iniziative come questa rappresentano il tipo di turismo che desideriamo promuovere», ha dichiarato Matteo Fornasini, assessore al Turismo del Comune di Ferrara. «Un turismo che unisce cultura, storia e gastronomia in un’esperienza autentica. Grazie al sostegno del Ministero del Turismo e al riconoscimento UNESCO, possiamo valorizzare il nostro patrimonio gastronomico, rendendolo protagonista di una narrazione che parla di Ferrara nel mondo».

La gastronomia come ambasciatrice del territorio

«La Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara attribuisce un grande valore culturale al cibo», ha affermato Silvia Bozzato, direttrice dell’Associazione. «Questo progetto non si limita a un evento gastronomico, ma rappresenta un viaggio nella memoria dei nostri territori, un modo per raccontare la Ferrara che custodisce i suoi sapori come tesori da tramandare».

Anche Carlo Magri, vicepresidente della Fondazione Palio Città di Ferrara, ha colto l’occasione per menzionare gli eventi che animeranno la città nel mese di maggio, sottolineando il legame profondo tra tradizioni gastronomiche e patrimonio culturale. Lo chef Corelli ha offerto una riflessione sul significato culturale della cucina italiana: «La cucina italiana è simile alla nostra identità nazionale: complessa, stratificata, apparentemente contraddittoria ma profondamente coerente. Essa riesce a essere sofisticata senza risultare pretenziosa, ricca senza ostentazione».

Un ponte tra passato e futuro della gastronomia

L’evento ha rappresentato non solo una dimostrazione di abilità culinaria, ma un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso i sapori. Palazzo Pendaglia, con i suoi soffitti affrescati e le eleganti sale, ha offerto la cornice ideale: costruito alla fine del XV secolo come residenza nobiliare, oggi è sede dell’Istituto alberghiero, simboleggiando una continuità significativa tra passato e futuro.

Gli studenti dell’istituto alberghiero hanno assistito Corelli durante lo show-cooking, apprendendo tecniche e una filosofia del cibo che valorizza la tradizione proiettandola verso il futuro. In un’epoca di omologazione globale, l’evento ha dimostrato come la riscoperta e la preservazione di sapori autentici possano costituire una forma di resistenza culturale e un modo efficace per promuovere un territorio ricco di storia e tradizioni.

Il pubblico, composto da appassionati, curiosi e turisti, ha seguito con attenzione ogni fase, evidenziando come, oltre ai programmi televisivi che trasformano la cucina in competizione, ci sia ancora un forte interesse per la dimensione didattica e culturale del cibo, inteso come veicolo di conoscenza e preservazione di un patrimonio gastronomico inestimabile. A Ferrara, tra le mura rinascimentali di Palazzo Pendaglia, il passato gastronomico non è stato solo ricordato, ma rivissuto, assaporato e celebrato, con l’intento di consegnarlo al futuro attraverso le mani esperte di un grande maestro della cucina italiana.