Il turismo enologico continua a espandersi: nel 2025 si prevedono 13 milioni di visitatori

Nel 2025, l’Italia attende oltre 13 milioni di turisti del vino, con un aumento dell’8,5% e 20 milioni di pernottamenti legati al turismo enogastronomico.

Nel 2025, l’Italia si prepara ad accogliere oltre 13 milioni di turisti del vino, un incremento che si attesta attorno all’8,5% rispetto all’anno precedente. Questa crescita si riflette anche nel numero di pernottamenti legati a questa forma di turismo, che raggiungeranno i 20 milioni, con un aumento maggiore dell’11% in dodici mesi. Questi dati emergono da un’indagine condotta dalla Cna, anticipata dall’ANSA, a pochi giorni dall’inizio del Vinitaly.

Dettagli sull’indagine

L’indagine si concentra esclusivamente sul turismo enogastronomico, escludendo le gite brevi e considerando solo le attività che si svolgono in cantine e vigne, le quali includono almeno un pernottamento in strutture alberghiere o extra-alberghiere, sia in azienda che nelle vicinanze. Circa due terzi degli enoturisti provengono dall’Italia, mentre il restante terzo arriva dall’estero. Tra i visitatori internazionali, quattro su cinque integreranno l’esperienza nelle cantine all’interno di una vacanza più lunga nel Paese, mentre uno su cinque avrà come principale motivazione quella enologica o enogastronomica.

Il report evidenzia un aumento significativo del numero di turisti provenienti dagli Stati Uniti, così come una crescita di visitatori da Asia e Oceania. Tra le nazioni europee, i tedeschi, britannici, svizzeri, olandesi e austriaci rappresentano la ‘top five’ degli eno-appassionati.

Profilo dell’enoturista

Secondo l’analisi della Cna, l’enoturista tipico è un vacanziere di classe medio-alta, che, specialmente durante il periodo della vendemmia, si dedica a esperienze pratiche, partecipando anche a mansioni agricole o artigianali. Questo profilo suggerisce un crescente interesse non solo per il vino in sé, ma anche per le tradizioni e le pratiche legate alla produzione vinicola. L’enoturismo, quindi, si configura come un’opportunità per immergersi nella cultura locale e vivere esperienze autentiche, contribuendo a un turismo sostenibile e a lungo termine.

I dati raccolti evidenziano l’importanza del settore vinicolo per l’economia italiana, sottolineando come il turismo del vino stia diventando un elemento sempre più centrale nel panorama turistico nazionale. Con l’avvicinarsi di eventi come il Vinitaly, si prevede che l’interesse per il vino italiano continuerà a crescere, attirando visitatori da tutto il mondo e contribuendo a rafforzare la reputazione del Paese come meta di eccellenza per gli amanti del vino.