Oltre l’80% del territorio delle Marche è caratterizzato da superfici agricole o boschive. Tuttavia, negli ultimi 15 anni, sono stati consumati più di 4.800 ettari di suolo, di cui oltre un terzo (35,8%) era di origine rurale. Questi dati, forniti da Coldiretti Marche, sono stati analizzati in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura e celebrata il 14 marzo 2025. L’analisi mette in evidenza una situazione preoccupante per la regione, che registra quasi il 40% delle cementificazioni in aree ad elevato rischio idraulico.
Espansione delle aree urbanizzate e sfide ambientali
Nelle Marche, le superfici urbanizzate coprono quasi 65.000 ettari, con un incremento di 11.000 ettari per quanto riguarda le aree boschive. Tuttavia, questo aumento non è necessariamente un segnale positivo. Spesso, infatti, è indice di un abbandono del territorio da parte di agricoltori e allevatori, il che può avere effetti devastanti sulla stabilità idrogeologica, sul deficit produttivo del Paese e sulla crescente dipendenza agroalimentare dall’estero.
Coldiretti Marche sottolinea l’importanza di garantire un supporto concreto alle imprese agricole e di incentivare l’insediamento di giovani agricoltori. Questi ultimi possono portare nuove idee, innovazione e tecnologia, elementi fondamentali per affrontare le sfide attuali. È essenziale anche semplificare la burocrazia, che spesso rappresenta un freno per il settore.
Inoltre, è necessario continuare a promuovere percorsi di multifunzionalità, come l’agriturismo, la trasformazione dei prodotti, la vendita diretta e le fattorie didattiche. Queste attività rappresentano circa un terzo del valore delle imprese agricole marchigiane e sono cruciali per mantenere viva l’economia locale e contrastare lo spopolamento delle aree interne e montane.
Il futuro del paesaggio marchigiano
Il futuro del paesaggio marchigiano dipende dalla capacità di coniugare sviluppo e tutela ambientale. La Giornata Nazionale del Paesaggio non è solo un momento di celebrazione, ma un’opportunità per riflettere sulle politiche da adottare per preservare il territorio. Coldiretti Marche evidenzia la necessità di un’azione coordinata tra istituzioni, agricoltori e cittadini per garantire un uso sostenibile delle risorse e una gestione consapevole del paesaggio.
La salvaguardia delle aree rurali e boschive è fondamentale non solo per la biodiversità, ma anche per la qualità della vita delle comunità locali. Investire nella formazione e nell’innovazione è cruciale per affrontare le sfide future e garantire un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale. La valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale delle Marche deve diventare una priorità per costruire un futuro più resiliente e prospero per la regione.