Inizia la transumanza in Valtellina, positiva la produzione di formaggio

La stagione della transumanza in Valtellina avvia la valorizzazione del Bitto e Valtellina Casera, con un evento a Milano per promuovere le eccellenze lattiero-casearie lombarde.

La stagione della transumanza ha preso il via in Valtellina, un evento che coinvolge 45 alpeggi e oltre 11.000 ettari di pascoli, ospitando circa 3.000 bovini da latte e 300 capre. Questa tradizione, che affonda le radici in secoli di storia, è stata formalmente riconosciuta dalla Legge regionale 14 del 2022 e interessa le province di Sondrio e Lecco, contribuendo alla produzione del Bitto Dop.

Evento a Milano

Oggi, 1 maggio 2025, a Milano si è svolto l’evento “La montagna in un assaggio”, organizzato dal Consorzio tutela Bitto e Valtellina Casera. All’incontro ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, che ha avuto l’opportunità di illustrare le due principali DOP del settore lattiero-caseario valtellinese, considerate veri e propri ambasciatori del gusto lombardo.

Intervento dell’assessore

Durante il suo intervento, l’assessore Beduschi ha sottolineato: “Bitto e Valtellina Casera stanno crescendo, come cresce l’intera Dop economy lombarda, di cui siamo sempre più fieri. Queste sono eccellenze che raccontano la Valtellina con autenticità, frutto di filiere virtuose che uniscono tradizione, qualità e sviluppo. Il nostro impegno continuerà con maggiore intensità in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, un’opportunità unica per valorizzare le produzioni alpine lombarde”.

Produzione di formaggi

Il Bitto, un formaggio d’alpeggio raro e autentico, viene prodotto direttamente in loco due volte al giorno e deve stagionare per almeno 70 giorni prima di ottenere il marchio del Consorzio. Nel 2024 sono state prodotte 15.431 forme. Dall’altro lato, il Valtellina Casera Dop, un formaggio semigrasso e versatile, si posiziona come il terzo prodotto gastronomico più noto della Valtellina, dopo la Bresaola e i Pizzoccheri.

Incremento della produzione

Il 2024 ha visto un incremento significativo nella produzione, con un +8,9% a volume, superando le 221.000 forme, e un +10,3% a valore, raggiungendo i 13,2 milioni di euro. Le proiezioni per i primi cinque mesi del 2025 indicano una continuità rispetto all’anno precedente, con oltre 99.000 forme marchiate. Si prevede, inoltre, un incremento delle vendite nell’ordine del 3%.