Isa Mazzocchi, chef di fama e vincitrice del “macaron” nel 2012, si definisce prima di tutto cuoca. Nata nel 1968 a Borgonovo Val Tidone, in provincia di Piacenza, Mazzocchi ha ottenuto il titolo di “Donna chef dell’anno” dalla Guida Michelin nel 2021. Con uno stile inconfondibile, caratterizzato da una frangetta nera e occhiali dalla montatura rotonda, indossa sempre un paio di Converse All Star sotto il grembiule. La sua storia è segnata da una forte determinazione: a 18 anni, ha affrontato le difficoltà di un settore che, all’epoca, non accettava facilmente le donne. Oggi, pur riconoscendo i progressi, sottolinea che la strada per la parità di genere in cucina è ancora lunga. “Le donne sono più rispettate, ma ci sono ancora poche chef a capo delle brigate,” afferma Mazzocchi, riflettendo sull’evoluzione del panorama culinario italiano.
Le origini della passione culinaria
La carriera di Isa Mazzocchi inizia in un contesto familiare ricco di figure femminili, ai confini della Pianura Padana. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero di Salsomaggiore Terme, entra nella cucina del celebre Georges Cogny, dove apprende l’importanza della pazienza e della dedizione. A soli 19 anni, Mazzocchi decide di aprire il ristorante La Palta, rilevando una tabaccheria a Bilegno, che continua a funzionare accanto al suo ristorante. Sostenuta dai genitori, non abbandona mai lo studio e partecipa a stage con alcuni dei più influenti chef italiani, come Mary Barale e Gualtiero Marchesi. La dimensione familiare del ristorante è fondamentale: la sorella Monica gestisce la sala, mentre Roberto Gazzola, marito di Isa, contribuisce come sommelier.
Un menù dedicato alla pasta
Nel ristorante La Palta, l’atmosfera è accogliente e il cibo di alta qualità. Mazzocchi ha ideato un menù dedicato alla pasta, ispirato dalle richieste dei clienti, che spesso ordinavano solo primi piatti. “Volevo creare un percorso che celebrasse la manualità e l’italianità della pasta,” spiega la chef. La sfida è stata progettare un menù equilibrato, capace di deliziare senza appesantire. Tra i piatti di punta ci sono il Raviolo di ravioli con sei stagionature di parmigiano reggiano e i tortelli piacentini con la coda. Mazzocchi ha lavorato a lungo per perfezionare ogni piatto, mantenendo un approccio innovativo e rispettoso della tradizione.
Un approccio concreto alla cucina
La chef di Piacenza ha dedicato mesi di studio per sviluppare il nuovo menù, che continua a evolversi con le stagioni. “Oggi i clienti cercano più sostanza e meno fumo,” afferma Mazzocchi, notando come la cultura culinaria italiana sia cresciuta. “C’è bisogno di creatività, ma anche di qualcuno che spinga per il cambiamento,” aggiunge, sottolineando l’importanza della ricerca continua in cucina. Questo approccio ha reso il menù di La Palta un grande successo, in parte grazie al desiderio di confort e familiarità che caratterizza i palati degli italiani.
Innovazione nei dolci
Nel menù La pasta, Mazzocchi ha reinterpretato lo stracotto di capriolo in un “pastiss”, simile al tortello alla lastra, aggiungendo ingredienti freschi e selvatici. Anche il dessert, creato da Luca Sogni, nipote della chef, sorprende con il Raviolo al tiramisù con gelato al fiordilatte. Tra i piatti, spicca l’Insalata di pisarei ai gamberi di fiume, preparata con ingredienti freschi e abbinamenti audaci. Isa ha condiviso la ricetta con i lettori di La Cucina Italiana, evidenziando l’importanza di amalgamare bene il pangrattato con l’acqua bollente durante la preparazione dei pisarei. La chef Mazzocchi crede che la passione e la perseveranza siano fondamentali per chi desidera intraprendere la carriera culinaria, invitando le giovani aspiranti cuoche a non mollare mai.
