Italia e Stati Uniti uniscono le forze per promuovere il Parmigiano Reggiano e l’eccellenza agroalimentare

Italia e Stati Uniti: Uniscono le forze per promuovere il Parmigiano Reggiano e l'eccellenza agroalimentare - Fornelliditalia.it

La necessità di una collaborazione sempre più intensa tra Italia e Stati Uniti si fa sentire con urgenza nel mondo dell’agroalimentare. In questo contesto è emersa l’importanza del Parmigiano Reggiano, simbolo di qualità e tradizione, che sta vivendo un momento di crescita significativa nei mercati americani. Il Consorzio Parmigiano Reggiano, rappresentato dal suo presidente Nicola Bertinelli, ha avviato un dialogo costruttivo con le istituzioni americane, sottolineando l’importanza di proteggere le eccellenze gastronomiche.

Incontro istituzionale per rafforzare le relazioni

La delegazione italiana e i suoi interlocutori

Una delegazione del Consorzio Parmigiano Reggiano, guidata dal presidente Nicola Bertinelli, ha recentemente intrapreso un viaggio negli Stati Uniti, cercando di consolidare il legame tra le due nazioni attraverso il cibo. Durante quest’incontro, hanno partecipato Mariangela Zappia, ambasciatrice d’Italia negli USA, e Robert Allegrini, presidente della NIAF . Questa fondazione rappresenta oltre 20 milioni di cittadini italo-americani e gioca un ruolo cruciale nel mantenere viva la cultura italiana negli Stati Uniti.

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L’incontro si è rivelato fondamentale per discutere strategie comuni che possano facilitare e promuovere le esportazioni del Parmigiano Reggiano negli USA, dove il formaggio reggiano rappresenta il mercato estero più significativo. Nel 2023, infatti, l’export ha superato le 14.000 tonnellate, segnando una crescita del 7,7% rispetto all’anno precedente. La situazione delle vendite nel primo semestre del 2024 è ancora più incoraggiante, con un incremento del 21,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, evidenziando un crescente apprezzamento da parte dei consumatori americani.

L’importanza dell’eccellenza agroalimentare

Il Parmigiano Reggiano non è semplicemente un formaggio, ma un prodotto che svolge un ruolo chiave nell’identità gastronomica italiana. Il Consorzio sta ponendo l’accento sull’importanza di comunicare correttamente il valore di questo prodotto, al fine di garantire che i consumatori americani siano ben informati sulle sue etichette e il suo processo produttivo.

Il presidente Bertinelli ha espresso preoccupazione riguardo a potenziali misure restrittive nel commercio, che potrebbero influenzare negativamente non solo le esportazioni del Parmigiano, ma anche il mercato agroalimentare in generale. La strategia proposta dal Consorzio è di lavorare sinergicamente con le istituzioni e le associazioni americane per garantire che la qualità e l’autenticità del Parmigiano possano continuare a essere valorizzate senza restrizioni ingiustificate.

Le sfide del mercato e la libertà di commercio

Rischi di misure restrittive nel commercio

Nicola Bertinelli ha avvertito che l’introduzione di misure come i dazi doganali sui prodotti Dop, inclusi i formaggi come il Parmigiano Reggiano, risulterebbe gravemente dannosa. Non solo tali misure aumenterebbero il costo per i consumatori americani, ma non garantirebbero alcuna protezione valida per i produttori locali. Infatti, il Parmigiano Reggiano, che costituisce meno del 5% del mercato dei formaggi duri, è già venduto a un prezzo superiore rispetto ai Parmesan locali. Pertanto, l’applicazione di dazi renderebbe il prodotto meno accessibile, danneggiando gli appassionati del formaggio di qualità.

Un futuro senza barriere commerciali

Il presidente del Consorzio auspica un futuro in cui i prodotti di qualità possano circolare liberamente tra Italia e Stati Uniti. Bertinelli ha sottolineato l’importanza di promuovere un dialogo aperto e una cooperazione continua tra le due nazioni, affinché entrambe possano beneficiare delle rispettive eccellenze agroalimentari. Dimostrare l’unicità del Parmigiano Reggiano è essenziale, così come mettere in evidenza il patrimonio culturale che ogni prodotto rappresenta.

La sfida è quella di impedire che un contesto commerciale ostile minacci la reputazione e l’autenticità dei prodotti tradizionali, i quali non possono essere riprodotti in altre regioni del mondo. La salvaguardia delle Indicazioni Geografiche deve essere considerata non solo una questione economica, ma anche un impegno etico per preservare l’identità culinaria di intere comunità.