Un viaggio nel cuore della Toscana, tra passione per la viticoltura e resilienza, ha caratterizzato l’evento milanese dedicato alla Fattoria della Talosa, un’azienda vinicola con una storia che affonda le radici nel 1972. Durante la presentazione, hanno avuto l’opportunità di degustare vini emblematici, tra cui il Vino Nobile di Montepulciano e il Rosso Toscana, tutti testimonianze di un impegno costante verso la qualità e la sostenibilità.
La storia della fattoria della Talosa inizia nel 1972
Origini e crescita dell’azienda
La Fattoria della Talosa ha iniziato il proprio percorso nel 1972 grazie all’imprenditore romano Angelo Jacorossi, il quale, affascinato dalla bellezza della campagna toscana, decise di acquistare una cantina e un podere a Montepulciano. Questo gesto ha segnato l’inizio di una storia dedicata alla produzione di vini di alta qualità, che è cresciuta nel corso degli anni.
Attualmente, l’azienda si estende su 33 ettari, situati nella suggestiva località Pietrose, a un’altitudine compresa tra 330 e 400 metri sul livello del mare. I vigneti beneficiano di un’esposizione ottimale a sud-ovest, condizioni che favoriscono la coltivazione di varietà pregiate come il Sangiovese e il Merlot. La cantina storica di Talosa, situata nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, è un importante patrimonio culturale e storico, dove il visitatore può immergersi in un’atmosfera risalente al XVI secolo, tra architetture rinascimentali e botti in legno.
Premi e riconoscimenti
Nel corso della sua storia, la Fattoria della Talosa ha ricevuto riconoscimenti da prestigiose guide enologiche internazionali, tra cui Wine Spectator, Bibenda e Wine Enthusiast. Questi traguardi testimoniano l’impegno dell’azienda nella produzione di vini che combinano tradizione e innovazione, conferendole un posizionamento di rilievo nel panorama vitivinicolo italiano.
Il CEO Edoardo Mottini Jacorossi e il rinnovamento dell’azienda
La visione del nuovo direttore
Edoardo Mottini Jacorossi, nipote del fondatore e attuale CEO della Fattoria della Talosa, ha condiviso la sua visione per l’azienda durante l’evento di Milano. Sottolineando come Talosa rappresenti una storia di trasformazione e resilienza, Mottini ha spiegato gli sforzi intrapresi per ristrutturare la cantina storica e introdurre innovazioni nel processo produttivo. Questi cambiamenti hanno permesso all’azienda di raggiungere nuovi vertici nel mondo dell’enologia, contribuendo a una crescita complessiva del 10% nel 2023.
Un aspetto di rilievo è stato l’incremento significativo del turismo enogastronomico, con ben 15mila visitatori accolti nell’anno in corso. Questo risultato dimostra l’efficacia delle strategie di promozione e comunicazione adottate dall’azienda, capace di attrarre appassionati e intenditori da tutto il mondo, presentando loro la bellezza del territorio e le qualità dei suoi vini pregiati.
Sfide e sviluppo commerciale
Mottini ha evidenziato la necessità di mantenere un equilibrio tra mercati nazionali e internazionali, con particolare attenzione all’esportazione. L’azienda è attualmente molto ben rappresentata nel mercato americano, ma l’intenzione è quella di ampliare e diversificare ulteriormente la presenza in Europa.
Le sfide legate al cambiamento climatico
Problemi e strategie adottate
Cristian Pepi, direttore commerciale della Fattoria della Talosa, ha messo in evidenza le sfide legate al cambiamento climatico, che ha un impatto diretto su tutti gli agricoltori, inclusi quelli della zona di Montepulciano. La situazione è particolarmente critica, con una crescente incidenza di eventi climatici estremi, come siccità prolungate e improvvisi temporali. La soluzione proposta dall’azienda include l’adesione a pratiche sostenibili e moderne tecnologie di monitoraggio climatico, che permettono una gestione più efficiente della produzione.
Pepi ha anche riconosciuto il supporto delle politiche agricole europee, che incentivano le aziende ad investire in misure di prevenzione e sicurezza. In questo modo, l’azienda spera di affrontare le sfide del futuro mantenendo la propria qualità produttiva e il legame con il territorio.
Il progetto “Pieve del Nobile” e i risultati in degustazione
Valorizzazione dei vigneti storici
Un’altra iniziativa di particolare rilevanza è il progetto “Pieve del Nobile”, avviato nel 2020. Questo programma mira al recupero e valorizzazione dei vigneti storici della zona di Montepulciano attraverso l’applicazione di tecniche colturali tradizionali unite a pratiche moderne. L’obiettivo è non solo quello di preservare le varietà autoctone, ma anche di garantire una viticoltura sostenibile e di alta qualità, rispettosa dell’ambiente.
Degustazione dei vini
Durante il press lunch a Milano, sono stati presentati diversi vini rappresentativi, tra cui il “Pietrose” Rosso Toscana Igt 2019 e il Vino Nobile di Montepulciano Docg “Riserva” 2019. Il “Pietrose”, un Merlot in purezza, si è distinto per il suo profumo complesso e il palato morbido. La “Riserva”, con la sua struttura poliedrica e i profumi avvolgenti, ha rappresentato perfettamente il terroir poliziano, creando un abbinamento ideale con i piatti proposti dallo chef della “Locanda alla Scala”.
L’evento ha offerto un’ulteriore conferma del legame tra arte enologica e territorio che caratterizza la Fattoria della Talosa, testimoniando l’importanza di affrontare le sfide contemporanee con una visione aperta e innovativa.