Le pignolate rappresentano un dolce tradizionale della cultura napoletana, e la loro ricetta è custodita con amore da Antonino Mastellone, pasticciere del Bar Romano situato a Meta. Questo antico dessert, a base di pinoli, mandorle, albumi e zucchero, è un simbolo della gastronomia locale, ma la sua presenza nelle pasticcerie sta diminuendo a causa dell’alto costo degli ingredienti principali.
La tradizione delle pignolate a Meta
Nel 2025, le pignolate continuano a essere un dolce molto apprezzato, nonostante la loro rarità nelle vetrine delle pasticcerie napoletane. Antonino Mastellone, con la sua esperienza e passione, ha mantenuto viva questa tradizione presso il Bar Romano. Le pignolate, conosciute anche come pinolate, sono un simbolo di nostalgia per molti, evocando ricordi d’infanzia legati a momenti speciali. La ricetta di Mastellone è un omaggio a questa tradizione, che combina ingredienti semplici ma di alta qualità, come i pinoli, che sono essenziali per il sapore unico di questo dolce.
Il Bar Romano, situato a Meta di Sorrento, è uno dei pochi luoghi dove è possibile trovare le pignolate. La pasticceria si distingue per l’ampia varietà di dolci secchi, presentati in eleganti vetrine di mogano. Nonostante il costo elevato dei pinoli, che ha portato alla quasi scomparsa di questo dolce da altre pasticcerie, il Bar Romano continua a offrire le pignolate, mantenendo viva la tradizione.
Ingredienti e preparazione delle pignolate
La preparazione delle pignolate richiede attenzione e cura. Gli ingredienti principali includono 200 grammi di albume di circa 10 uova, e una quantità variabile di pinoli, tra 300 e 400 grammi, a seconda delle preferenze personali. La ricetta inizia con la frullatura delle mandorle insieme allo zucchero, a cui si aggiungono l’albume e l’ammoniaca. Questa combinazione crea una base morbida e dolce, pronta per essere modellata.
Dopo aver preparato l’impasto, si formano delle palline che vengono poi passate nei pinoli, creando una crosta croccante. È fondamentale preriscaldare il forno a 130 gradi e rivestire una teglia con carta da forno. Le palline, rivestite di pinoli, vengono disposte sulla teglia e cotte in modalità statica per circa 50 minuti. Una volta pronte, è consigliabile farle raffreddare e conservarle in scatole di latta o contenitori di vetro. Con il passare dei giorni, le pignolate acquistano un sapore ancora più delizioso e si mantengono fresche per un lungo periodo.
La ricetta delle pignolate di Antonino Mastellone non è solo un modo per gustare un dolce, ma è un viaggio nella tradizione napoletana, che continua a vivere grazie a pasticceri appassionati come lui.