Fornelli d'Italia

L’idromele in Italia: tra tradizione e innovazione

di redazione Fornelli d'Italia

L’idromele, bevanda alcolica millenaria prodotta con il miele, sta conoscendo un’ascesa nel mercato italiano, nonostante la mancanza di normative specifiche a regolarne la produzione.

UNA STORIA ANTICA E UN RINNOVATO SUCCESSO

L’idromele, con radici storiche profonde antecedenti persino alla birra, ha saputo adattarsi ai consumi contemporanei, diventando una scelta popolare negli happy hour. Il processo naturale di fermentazione del miele in acqua, unito al lievito, crea una bevanda con un grado zuccherino superiore al vino, capace di rifermentare dopo l’imbottigliamento. La seconda fermentazione conferisce a queste ‘bollicine’ un carattere unico, richiedendo cura e precisione nella produzione.

GLI ARTIGIANI DEL SAPOR

Alberto Mattoni, un pioniere dell’idromele in Italia con la sua azienda a Foligno, Umbria, ha trasmesso segreti secolari a Luca Ciampelli, attuale custode della ricetta. Oltre a Mattoni, numerose altre aziende artigianali hanno abbracciato la produzione di idromele, spaziando dal dilettantismo all’imprenditorialità. Ogni produttore mantiene gelosamente la propria ricetta e variazioni, risultando in una varietà di gusti derivanti dal tipo di miele utilizzato, che va dal millefiori al corbezzolo.

L’EVOLUZIONE DEI GUSTI E LE SFIDE DEL MERCATO

Paolo Spiccalunto, esperto del settore, sottolinea il mutamento degli stili di consumo di idromele, passando da una bevanda meditativa ad un prodotto fresco e vivace, adatto agli aperitivi contemporanei. Tuttavia, il mercato dell’idromele in Italia è afflitto da una mancanza di chiare normative, con tasse più pesanti rispetto ad altre produzioni artigianali. Una maggiore promozione è essenziale per far conoscere al pubblico questa bevanda ancora poco diffusa.

Questo articolo è stato rielaborato sulla base dei contenuti originali di ANSA, con l’obiettivo di offrire una prospettiva dettagliata e coinvolgente sull’idromele in Italia.