L’Istituto del vino italiano di qualità-Grandi Marchi celebra vent’anni di successi a Roma con un docufilm

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Il ventesimo anniversario dell’Istituto del vino italiano di qualità-Grandi Marchi è stato festeggiato con un evento speciale a Roma, dove è stata presentata la prima co-proiezione di un docufilm che racconta la storia e l’evoluzione dell’istituto. Questo importante traguardo non segna solo un’epoca di successi, ma anche un viaggio ricco di esperienze ed aneddoti condivisi dai membri fondatori e dai vignaioli che hanno reso grande l’Istituto. La proiezione è avvenuta al termine di un programma di celebrazioni, sottolineando l’impegno e la passione che animano i protagonisti del mondo del vino.

Il racconto della storia dell’IGMs

Un viaggio attraverso vent’anni di storia

Il docufilm, della durata di quaranta minuti, offre uno sguardo approfondito sulla storia dell’Istituto, partendo dal primo incontro tra i membri. Si tratta di un resoconto di come l’Istituto si sia evoluto nel tempo, con un’attenzione particolare alle sfide affrontate e ai traguardi raggiunti. I protagonisti, tra cui il presidente Piero Mastroberardino e il presidente onorario Piero Antinori, narrano aneddoti che pongono l’accento sulla passione, il lavoro e l’impegno di ciascuno visto come un tassello fondamentale in un mosaico più grande.

Il documentario esplora le diverse generazioni di vignaioli che hanno contribuito alla crescita dell’Istituto. Non solo si mette in risalto l’evoluzione della qualità e della produzione vinicola, ma si evidenziano anche le esperienze internazionali e le missioni vendemmiali nei mercati emergenti. Il racconto è intriso di emozioni, portando il pubblico a comprendere meglio il valore culturale e la tradizione legata al vino italiano.

La celebrazione con ospiti illustri

L’evento ha attratto una serie di personalità di spicco, tra cui il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Lollobrigida, e il vice ministro del ministero dell’Economia e delle finanze, Maurizio Leo. La loro presenza ha dato risalto all’importanza di questo traguardo, grazie al quale l’Istituto continua a promuovere il patrimonio vinicolo italiano a livello nazionale e internazionale.

Durante la serata, le parole di Mastroberardino hanno risuonato tra i presenti, sottolineando i legami indissolubili tra il mondo del vino, la famiglia e il territorio. Un momento di condivisione che ha rafforzato i valori di comunità e collaborazione tra i membri del Gruppo delle 18 grandi famiglie del vino.

Il futuro dell’IGMs: sostenibilità e buone pratiche

Un impegno verso la sostenibilità

L’Istituto non si limita a celebrare il passato, ma guarda con ambizione al futuro, con un focus particolare sulla sostenibilità e l’etica nel settore vinicolo. Piero Mastroberardino ha sottolineato l’importanza della sostenibilità ambientale e sociale nel promuovere il patrimonio vinicolo italiano. La proposta di un programma di attività mira a sensibilizzare e a formare un approccio etico, capace di travalicare i confini della filiera vino.

L’approccio è volto a garantire che la tradizione e l’innovazione si incontrino, favorendo la creazione di pratiche sostenibili che possano beneficiare le future generazioni. Ciò implica investimenti in tecniche di coltivazione ecologiche, riduzione dell’impatto ambientale e promozione della biodiversità nelle vigne.

Il mosaico delle famiglie del vino

L’eredità culturale e storica delle famiglie vinicole italiane è un elemento chiave per la creazione di un’identità per l’Istituto. Ogni famiglia porta con sé una storia unica, contribuendo a formare un mosaico di buone pratiche che si estende oltre la produzione vinicola. L’Istituto diventa così un simbolo di un sistema integrato, dove il patrimonio e l’innovazione si uniscono per rappresentare l’eccellenza italiana nel campo dell’enologia.

In questo modo, l’Istituto del vino italiano di qualità-Grandi Marchi continua a mettere in atto una strategia vincente, attraverso la valorizzazione della propria identità, la protezione delle tradizioni e la ricerca di novità, sempre nel rispetto del territorio e della sostenibilità. Questo approfondito iter non solo rappresenta un’armonia con la biodiversità del patrimonio enologico italiano, ma posiziona l’Istituto come un attore fondamentale nel panorama vinicolo mondiale.