Oggi, 5 marzo 2025, si è svolta a Nairobi l’inaugurazione del corso “Lab Innova for Africa Kenya”, parte integrante del progetto “Lab Innova for Africa Luca Attanasio”. Questa iniziativa, promossa dall’Agenzia ICE, offre un programma di formazione tecnico-manageriale mirato a supportare lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle aziende africane nel settore dell’agribusiness.
L’evento ha visto la partecipazione dell’ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, che ha aperto i lavori insieme a Giuseppe Manenti, direttore dell’Ufficio dell’Agenzia del Commercio Estero (ICE) di Nairobi, e Christine Chesaro, direttrice dell’Horticultural Crops Directorate, che è partner del progetto. La risposta a questa iniziativa è stata significativa, con oltre 100 adesioni, da cui sono state selezionate 40 aziende che parteciperanno alla fase d’aula.
Un’opportunità per la crescita
Durante il suo intervento, l’ambasciatore Natali ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, definendola un’opportunità per rafforzare i legami di amicizia e collaborazione tra Italia e Kenya. Ha evidenziato il potenziale del settore agribusiness, in particolare per quanto riguarda la produzione di frutta e verdura, e ha esortato all’adozione di sistemi innovativi per la trasformazione di questi prodotti in succhi, conserve, alimenti surgelati e frutta secca. “Non possiamo dimenticare la produzione di fertilizzanti organici e biofuel, sfide fondamentali per il nostro tempo”, ha aggiunto l’ambasciatore, rimarcando come i corsi previsti dal progetto Lab Innova siano strumenti cruciali per l’adozione di nuove tecniche e per l’espansione delle opportunità per il Kenya verso nuovi mercati.
Il programma Lab Innova for Africa
Il programma “Lab Innova for Africa“, lanciato nel 2019, ha già visto il successo in 22 edizioni che hanno coinvolto 18 Paesi africani, con oltre 500 aziende partecipanti. Le aree di focus includono agribusiness, avicoltura e ICT. Dal mese di ottobre 2024, l’intera iniziativa è dedicata alla memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, il quale credeva fermamente che la collaborazione tra Italia e Africa rappresentasse non solo una necessità strategica, ma anche un’opportunità per costruire un futuro più equo e sostenibile per entrambe le sponde del Mediterraneo.
Questa nuova fase del progetto si propone di continuare a promuovere lo sviluppo delle capacità imprenditoriali in Africa, mirando a creare un ambiente favorevole per l’innovazione e la crescita economica.
