Ieri, 2 dicembre 2025, a Forte dei Marmi, si è svolto l’evento VinoVip al Forte, durante il quale è stato assegnato a Luigi Moio il prestigioso Premio Pino Khail. Questo riconoscimento, promosso dalla storica rivista Civiltà del Bere, celebra l’impegno nella valorizzazione del vino italiano in memoria del fondatore del periodico. Moio, viticoltore campano e attuale vice presidente dell’International Organisation of Vine and Wine (OIV), ha espresso la sua gioia per il premio, sottolineando l’importanza della rivista nella sua formazione accademica. “La lettura di Civiltà del Bere, con i suoi approfondimenti tecnici realizzati da autorevoli ricercatori, ha accompagnato i miei studi alla scuola Enologica”, ha affermato Moio, ricordando con affetto anche il padre, che conosceva bene Pino Khail.
La cerimonia e l’importanza del vino
Durante la cerimonia, Moio ha condiviso la sua esperienza come presidente dell’OIV, un incarico durato tre anni e tre mesi, culminato con la celebrazione del centenario dell’organizzazione. Ha espresso ottimismo per il futuro del vino italiano, evidenziando la qualità e la professionalità dei giovani viticoltori ed enologi. “Il vino è un’invenzione straordinaria dell’uomo, e non esiste nulla di naturale”, ha dichiarato il professore, mettendo in guardia sulla recente delegittimazione del vino. Secondo lui, sarebbe opportuno un periodo di riflessione sul tema del vino e della salute a tutti i livelli.
Messaggio ai giovani e diversità del vino
Moio ha anche rivolto un messaggio ai giovani, sottolineando l’importanza di fornire informazioni chiare e semplici sul vino, che rappresenta un paradigma di diversità. Ogni vino, infatti, deve riflettere il proprio territorio. “Sono certo che il vino continuerà a accompagnare l’umanità, poiché è stato creato per dissetarci in modo sicuro, molto più dell’acqua”, ha aggiunto, citando il famoso scienziato Louis Pasteur, che nel 1866 dimostrò la sicurezza microbiologica del vino.
Il valore del vino e la sua unicità
“Non serve molto alcol, ma l’alcol è ciò che rende il vino una delle bevande più igieniche e sane”, ha proseguito Moio, evidenziando come il vino sia stato storicamente utilizzato per reidratarsi in modo sicuro e come un supporto durante la fatica fisica. “Dobbiamo continuare a produrre vino, perché il vero valore di questa bevanda risiede nella sua diversità, che la rende affascinante e unica”, ha concluso, sottolineando che il vino, come prodotto agricolo, non ha rivali in termini di fascino, emozione e evocazione culturale.