Il centenario dell’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali segna un momento cruciale per riflessioni sulla professione e il suo ruolo nel contesto attuale. Mauro Uniformi, presidente del Conaf, ha evidenziato l’importanza di adattarsi ai cambiamenti della società e dell’ambiente per affrontare le sfide contemporanee. L’ordine conta attualmente quasi 20.000 iscritti, testimoniando la rilevanza di queste figure professionali nel panorama nazionale.
L’evoluzione della professione agronomica
Dalla nascita ad oggi: un secolo di trasformazioni
In un secolo di vita, la professione di dottore agronomo e di dottore forestale ha attraversato cambiamenti significativi. Mauro Uniformi ha sottolineato come la professione abbia saputo adattarsi alle esigenze emergenti delle diverse epoche. A partire dalla sua nascita, i professionisti del settore hanno dovuto affrontare risposta ambivalenti tra le sfide pratiche legate all’agricoltura e la necessità di intraprendere studi più approfonditi sui sistemi naturali e sui loro equilibri.
Negli ultimi decenni, le nuove problematiche in campo agroalimentare, il valorizzare del paesaggio, i temi della bioeconomia, e l’attenzione crescente per le pratiche sostenibili hanno acquisito un peso sempre maggiore. Questo ha spinto i dottori agronomi e forestali a non limitarsi a competenze tecniche, ma ad assumere un ruolo fondamentale nella valutazione organica di questioni ecosistemiche. La professione sta diventando sempre più consapevole delle responsabilità sociali, promuovendo la salute del territorio e la salvaguardia del paesaggio.
Responsabilità sociale e professionale
Il dottore agronomo e forestale oggi è visto come un garante della salute ambientale e di un uso responsabile delle risorse. Uniformi ha affermato che, oltre alle competenze tecniche, i professionisti sono chiamati ad affrontare una valutazione integrata dei problemi, che ora implica saper interpretare i cambiamenti climatici, le dinamiche di mercato e le esigenze sociali di un territorio.
Questa consapevolezza porta i professionisti a dover acquisire competenze multidisciplinari, che spaziano dal diritto ambientale alla comunicazione efficace con le comunità locali, passando per la gestione sostenibile delle risorse. La figura del professionista è quindi caratterizzata da una preparazione che integra conoscenze scientifiche e tecniche con una forte etica professionale e responsabilità sociale.
Innovazione e formazione continua
Garanzie e aggiornamento professionale
In un’epoca in cui la tecnologia avanza rapidamente, Mauro Uniformi ha posto l’accento sull’importanza della formazione continua per i dottori agronomi e forestali. La professionalità in questo campo non si limita mai, ma è in costante evoluzione. L’introduzione di normative come la polizza assicurativa obbligatoria e sistemi più trasparenti di gestione disciplinare rappresentano tentativi di aumentare le garanzie professionali.
La formazione continua diventa quindi un elemento imprescindibile per garantire che i professionisti siano sempre allineati con le innovazioni tecniche e i progressi scientifici. La sensibilizzazione sociale e l’attenzione per le problematiche emergenti nel campo della sostenibilità richiedono un continuo aggiornamento e una predisposizione ad apprendere nuove strategie.
Società tra professionisti: una nuova era
L’introduzione delle società tra professionisti ha segnato una tappa importante nell’organizzazione del lavoro. Questa nuova modalità consente una maggiore collaborazione tra esperti di diverse discipline, favorendo scambi di idee e progetti più integrati. Le società professionali non solo ampliano le opportunità di lavoro, ma incentivano anche sinergie utili a rispondere in modo efficiente alle sfide attuali nel settore agroforestale.
Queste innovazioni rappresentano la volontà dell’ordine dei dottori agronomi e forestali di essere un attore proattivo nel panorama professionale, capace di affrontare sfide sempre più complesse e di rispondere alle esigenze di una società in continuo cambiamento.
Il giubileo agro-ambientale nel 2025
Un’iniziativa per il futuro della professione
Il centenario dell’ordine ha visto anche l’annuncio del Giubileo Agro-Ambientale, previsto per il 5 novembre 2025, da parte di monsignor Fernando Chica Arellano, Osservatore permanente della Santa Sede presso la Fao, l’Ifad e il Wfp. Questo evento rappresenta un’opportunità per riflettere sulle pratiche agricole e forestali in relazione alla sostenibilità e alla protezione dell’ambiente.
Il Giubileo è stato concepito come un momento di incontro e di condivisione, per rinnovare gli impegni verso un’agricoltura sostenibile e un uso responsabile delle risorse naturali. Attraverso discussioni, workshop e seminari, si cercherà di evidenziare le buone pratiche in campo agro-alimentare e gli sviluppi nell’educazione della società riguardo la tutela del territorio.
Questa iniziativa sottolinea l’importanza del lavoro congiunto tra professionalità e responsabilità sociale nel promuovere una cultura della sostenibilità. Con eventi di questa portata, l’ordine si propone di ampliare il dialogo e la cooperazione a livello globale, utilizzando il centenario come un trampolino per il futuro.