Mozzarella di bufala campana Dop: le regioni che trainano i consumi e le sfide future

Mozzarella di bufala campana Dop: le regioni che trainano i consumi e le sfide future - Fornelliditalia.it

Il consumo di mozzarella di bufala campana Dop ha registrato un incremento significativo nel 2024, specialmente nelle regioni del Centro e del Nord Est Italia, mentre l’export ha subito una lieve flessione. Il report elaborato dal Consorzio di Tutela, presentato alla Camera di Commercio di Caserta durante un’importante giornata di studio, ha messo in luce la necessità di affrontare alcune sfide criticali per garantire un futuro sostenibile a questa iconica produzione agroalimentare.

L’andamento dei consumi di mozzarella di bufala campana Dop nel 2024

Aumento dei consumi interni e flessione dell’export

Nel corso del 2024, le regioni che hanno manifestato un forte interesse per la mozzarella di bufala campana Dop vanno dal LAZIO fino al FRIULI, passando per l’EMILIA ROMAGNA. Queste aree geografiche hanno dimostrato una continua preferenza per questo prodotto, contribuendo notevolmente agli incrementi nei consumi interni. Tuttavia, il mercato estero ha visto una leggera diminuzione, segnalando possibili difficoltà legate al contesto economico globale e alle mutate abitudini di consumo.

Il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, ha affermato che il 2023 ha rappresentato un anno “in chiaroscuro”, evidenziando come, nonostante le avversità, la filiera sia riuscita a mantenere risultati simili a quelli dell’anno precedente. La sfida ora è quella di promuovere una pianificazione strategica per affrontare i cambiamenti del mercato. Le regioni del Centro e del Nord Est, in particolare, si profilano come aree chiave in cui investire per stimolare maggiormente la domanda di mozzarella di bufala campana.

La necessità di strategie per il futuro

In seguito ai risultati emersi, il Consorzio ha sottolineato l’importanza di unire le forze di tutti gli attori della filiera per promuovere uno sviluppo coeso e sostenibile. A questo proposito, il direttore Pier Maria Saccani ha evidenziato alcuni problemi strutturali da risolvere, come l’equilibrio nella produzione di latte, che attualmente è sbilanciata tra inverno ed estate. La richiesta di mozzarella è infatti più alta nei mesi caldi, ma la produzione continua a essere maggiormente concentrata nei periodi freddi.

Strategie mirate, come l’implementazione di contratti standardizzati e incentivare gli allevatori virtuosi, si rivelano fondamentali per riequilibrare questo deficit. Inoltre, l’uso di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la tracciabilità è considerato cruciale nel miglioramento qualitativo e nella trasparenza della filiera produttiva.

Il ruolo della tracciabilità e della qualità nella mozzarella di bufala

L’importanza della tracciabilità nella filiera

La tracciabilità è diventata uno degli aspetti più discussi nell’ambito della mozzarella di bufala campana Dop. Michele Blasi, del Dipartimento Qualità Agroalimentare, ha riportato i successi ottenuti in questo settore negli ultimi dieci anni. Con oltre un milione di dati controllati e circa 10mila ispezioni effettuate, la piattaforma di tracciabilità ha garantito una maggiore trasparenza rispetto ai processi produttivi.

Questa iniziativa si distingue come una delle poche implementate a livello nazionale nel panorama agroalimentare. I dati provenienti da caseifici e raccoglitori di latte permettono un monitoraggio costante e garantiscono che le pratiche produttive rispettino gli alti standard qualitativi richiesti dalla Dop.

Innovazione tecnologica e garanzia di qualità

Il futuro della tracciabilità si basa sull’implementazione di tecnologie innovative. Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha dichiarato l’intenzione di integrare strumenti informatici avanzati per ottimizzare il sistema di monitoraggio della filiera. Questa evoluzione tecnologica non solo migliorerà la trasparenza ma rappresenterà un elemento fondamentale per proteggere gli interessi dei produttori e per mantenere alta la qualità della mozzarella di bufala campana.

Assicurare ai consumatori una panoramica chiara e immediata sulla provenienza e sul processo produttivo della mozzarella è essenziale per mantenere la fiducia nel prodotto e nel marchio. L’obiettivo è quello di rendere la mozzarella di bufala campana non solo un simbolo della cucina italiana, bensì un modello di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.