Mulino Caputo: un secolo di dedizione alla qualità della farina e alla cultura gastronomica

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Mulino Caputo, conosciuto come “il mulino di Napoli“, celebra cento anni di attività nel 2024. Con una forte attenzione alla tradizione, alla qualità delle materie prime e alle innovazioni nel settore della panificazione, Mulino Caputo si è affermato come un simbolo della cultura alimentare italiana. Questo articolo analizza la sua storia, le strutture produttive, le competizioni internazionali e il forte legame con gli artigiani del settore.

La storia di Mulino Caputo: un secolo di tradizione

Un’azienda di famiglia con radici solide

L’azienda Mulino Caputo è stata fondata un secolo fa da Carmine Caputo a Capua, in provincia di Caserta. La famiglia Caputo ha governato l’azienda attraverso tre generazioni, mantenendo vivi i valori di tradizione e qualità. Antimo Caputo, l’attuale amministratore delegato, sottolinea con orgoglio che l’azienda è rimasta saldamente nelle mani della famiglia, continuando a operare negli stessi luoghi dove tutto ebbe inizio. Negli anni ’30, l’azienda si trasferì a Napoli, dove è rimasta fino ad oggi, facendo crescere il proprio patrimonio culturale e imprenditoriale.

Impianti e produzione: un forte legame territoriale

Mulino Caputo attualmente gestisce diverse strutture, inclusi stabilimenti storici a Napoli e impianti molitori a Campobasso, dove la produzione di farine è in costante espansione. Inoltre, è in costruzione un innovativo polo logistico a Ripalimosani, sempre in Molise, per rafforzare ulteriormente la sua capacità distributiva. La produzione complessiva dell’azienda arriva fino a 1000 tonnellate di grano macinato al giorno, garantendo così di soddisfare utensili richiesti dalla clientela professionale e domestica.

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Il ruolo centrale di Mulino Caputo nell’industria della pizza

Il Trofeo Caputo: un palcoscenico per il talento

Il Trofeo Caputo, giunto alla sua XXI edizione, è un evento che attira pizzaioli da tutto il mondo grazie alla sua reputazione nel settore della pizza. Quest’anno ha visto trionfare Daniela Zuñiga, una pizzaiola cilena, in una competizione che ha accolto 600 concorrenti provenienti da cinque continenti. La partecipazione da ben 35 nazioni è un chiaro indicativo della reputazione globale di Napoli come capitale della pizza. Le diverse categorie, che spaziano dalla pizza napoletana tradizionale a varianti moderne, arricchiscono l’evento di creatività culinaria.

La Caputo Cup e l’espansione internazionale

La Caputo Cup è un’altra iniziativa di rilevante importanza, che ha permesso ai migliori pizzaioli di competere in diverse nazioni. In un modo non dissimile dal Trofeo Caputo, questa competizione itinerante ha coinvolto partecipanti da paesi come Giappone, Stati Uniti e Brasile, confermando l’influenza della cultura della pizza in tutto il mondo. Questo dialogo tra cultura e professione rappresenta perfettamente il legame tra Mulino Caputo e il panorama gastronomico internazionale.

Sostenibilità e innovazione nella produzione

Progetti per un futuro sostenibile

Mulino Caputo si distingue anche per la sua attenzione alla sostenibilità. Un nuovo stabilimento in fase di costruzione a Ripalimosani è progettato per utilizzare esclusivamente energie rinnovabili, con una capacità energetica di 2,5 gigawatt. L’obiettivo è ridurre i consumi energetici e promuovere un modello di economia circolare che minimizzi l’impatto ambientale. Questo approccio è un fondamentale aspetto della strategia aziendale, che punta a garantire prodotti autentici e naturali.

Ricerche per l’innovazione agraria

In collaborazione con l’Università degli Studi Federico II di Napoli, Mulino Caputo sta conducendo ricerche per migliorare la qualità e la sostenibilità delle varietà di grano utilizzate. Questo approccio scientifico, che integra pratiche agronomiche innovative e tecnologie moderne, non solo arricchisce il know-how aziendale, ma permette anche di mantenere un legame diretto con i contadini, il vero fulcro della filiera agro-alimentare.

Un legame stretto con il mondo professionale

Collaborazione e supporto agli artigiani

Sottolineando la sua filosofia di “famiglia-azienda”, Mulino Caputo mantiene relazioni strette con professionisti del settore come pizzaioli, panificatori e pasticceri. Antimo Caputo ha dichiarato che l’azienda si considera una comunità gastronomica, dedicata alla promozione dell’artigianato italiano e della cultura del cibo. Questi legami facilitano la condivisione delle competenze e delle conoscenze, contribuendo a una continua evoluzione del settore gastronomico.

Macinazione lenta e qualità delle farine

Mulino Caputo è rinomato per il suo metodo di macinazione lenta, che preserva le proprietà organolettiche e la freschezza del grano. Questo metodo, insieme alla selezione accurata delle varietà di grano, consente di offrire farine di altissima qualità ai professionisti e agli appassionati di cucina. La linea di prodotti include circa 25 tipologie di farine, ognuna adatta a specifiche esigenze gastronomiche.

Mulino Caputo continua a essere un esempio di eccellenza nel panorama alimentare italiano, capace di unire tradizione e innovazione per la valorizzazione della cultura gastronomica non solo a livello locale, ma anche internazionale.

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