Nespresso e Legambiente promuovono il progetto ‘Le città che respirano’ in Toscana per rinaturalizzare le foreste

Nespresso e Legambiente promuovono il progetto 'Le città che respirano' in Toscana per rinaturalizzare le foreste - Fornelliditalia.it

Un nuovo passo verso la sostenibilità ambientale è stato compiuto con l’introduzione del progetto ‘Le città che respirano’, frutto di una partnership tra Nespresso, Legambiente e AzzeroCO2. Questo programma ha raggiunto l’ottava regione italiana, la TOSCANA, e mira a garantire la rigenerazione di oltre 85.000 metri quadri di aree verdi in tutto il Paese. Il focus dell’intervento si concentra sul Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, emblema della biodiversità e della bellezza naturalistica italiana.

l’intervento di rinaturalizzazione in toscana

aree interessate e obiettivi del progetto

Il progetto di rinaturalizzazione si estende su una superficie di circa 15.000 metri quadri nel Complesso demaniale di Rincine, nel Comune di Londa, all’interno della Città Metropolitana di Firenze. Questa zona extra-urbana, già gestita dall’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, ha ricevuto la certificazione di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 2017, sottolineando il suo valore ecologico e culturale.

L’intervento prevede una serie di azioni di restauro forestale, quali diradamenti e pulizia dell’area, indispensabili per contrastare il deperimento degli abeti rossi colpiti da disseccamenti e infestazioni di bostrico. Questi coleotteri, sebbene importanti per l’ecosistema forestale, possono diventare dannosi se presenti in numero elevato, portando a danni significativi alle piante.

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misure di intervento e benefici ecologici

Tramite la pulitura della zona, si prevede la rimozione di alberi morti, facilitando la crescita e la fratellanza di piante più mature, oltre ad apportare spazio per l’entrata spontanea di latifoglie autoctone. La messa a dimora di nuovi abeti rossi nelle aree colpite da calamità naturali è un’altra componente fondamentale del progetto. Queste azioni si propongono di restituire vitalità al bosco, promuovendo una maggiore stabilità al suolo e alla flora presente.

L’intervento ha non solo significati ecologici, ma anche sociali ed educativi, contribuendo alla sensibilizzazione della comunità riguardo l’importanza della conservazione delle foreste e della biodiversità. La speranza è che questi sforzi possano diventare un modello per altre iniziative a livello nazionale.

le dichiarazioni degli esperti coinvolti

ripristinare e preservare gli ecosistemi

Silvia Totaro, Sustainability e SHE Manager di Nespresso Italiana, ha evidenziato come il recupero degli abeti rossi danneggiati contribuisca a rafforzare le capacità difensive del bosco e a creare condizioni per ecosistemi più sani e resilienti ai cambiamenti climatici. “Ogni azione volta a rinaturalizzare è un passo verso un futuro sostenibile,” ha affermato Totaro.

Alessandro Martella, Direttore generale di AzzeroCO2, ha sottolineato l’importanza di preservare questi ecosistemi come un patrimonio naturale che gioca un ruolo cruciale nella biodiversità. La salvaguardia delle risorse naturali non solo favorisce gli equilibri ambientali, ma è anche essenziale per mantenere un legame con le tradizioni culturali locali.

collaborazione tra enti pubblici e privati

Il Sindaco di Londa, Tommaso Cuoretti, ha commentato l’importanza di tali interventi per la salvaguardia dei paesaggi locali. Cuoretti ha ribadito come queste iniziative siano possibili solo attraverso una sinergia efficace tra soggetti pubblici e privati, adottando approcci di gestione forestale sostenibile. Tale cooperazione è fondamentale per realizzare un impatto duraturo e significativo sul territorio e sull’ambiente.

Il progetto ‘Le città che respirano’ in Toscana si configura così non solo come un intervento di rinaturalizzazione, ma come un riconoscimento del valore della collaborazione comunitaria e un impegno verso un futuro più verde e sostenibile.

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