Olio: nel 2024 la Toscana prevede di raddoppiare la produzione regionale

L’olio d’oliva toscano cresce del 101% nel 2024, raggiungendo 20mila tonnellate, con investimenti regionali significativi per migliorare qualità e competitività nel mercato globale.

La produzione di olio d’oliva in Toscana ha registrato un incremento significativo nel 2024, raggiungendo circa 20mila tonnellate, con un aumento del 101% rispetto all’anno precedente. I dati, forniti da Ismea, sono stati presentati oggi, 15 gennaio 2025, durante un evento a Firenze dedicato alla Selezione regionale degli oli evo Dop e Igp della Toscana. La regione conta attualmente 87mila ettari di oliveti, di cui 27mila coltivati secondo il metodo biologico, e vanta 37mila aziende attive nel settore, supportate da oltre 400 frantoi operativi.

Dati di produzione e mercato

Tiziana Sarnari, analista di Ismea, ha commentato i dati preliminari, affermando che non tutta la produzione del 2024 sarà imbottigliata entro dicembre. Tuttavia, i numeri iniziali sono incoraggianti, sebbene siano ancora provvisori e si attenda la conclusione della campagna olearia. Nonostante la Toscana non sia la regione leader in termini di produzione in Italia, si posiziona costantemente tra le prime tre per quanto riguarda gli oli Dop e Igp. La regione ha un mercato robusto, con una significativa esportazione anche al di fuori dei confini nazionali, mantenendo così il suo status di riferimento per questi prodotti di alta qualità.

Investimenti nel settore olivicolo

La vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ha evidenziato l’importanza dell’olio d’oliva come prodotto strategico per l’amministrazione regionale. Durante l’attuale legislatura, la regione ha investito notevolmente nel settore, con un sistema di frantoi rinnovato che gioca un ruolo cruciale nella produzione dell’olio. Saccardi ha anche menzionato l’ultimo bando del Pnrr, che ha visto richieste di finanziamento per circa 20 milioni di euro, a fronte di risorse disponibili pari a 8 milioni e mezzo. Questo dimostra l’interesse e la vitalità del settore, nonostante le sfide economiche.

La Toscana continua a investire nel suo patrimonio olivicolo, puntando a migliorare la qualità e la competitività dei suoi oli sul mercato globale, con l’obiettivo di sostenere l’economia locale e valorizzare un prodotto simbolo della tradizione gastronomica italiana.