La Regione Piemonte ha avviato un piano di tutela per le tartufaie, con l’obiettivo di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e garantire la crescita del tartufo. Questo intervento prevede l’indennizzo di 2.400 piante idonee alla produzione tartufigena, distribuite in 41 comuni della regione. La decisione è stata presa dopo l’allerta del 2024, che ha segnalato una significativa riduzione del raccolto, nonostante le condizioni meteorologiche fossero apparentemente favorevoli.
Il piano è parte delle iniziative della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, presieduta dall’assessore alla Tartuficoltura, Marco Gallo. Durante la presentazione dei Piani di sviluppo per il 2025, Gallo ha enfatizzato l’importanza del tartufo come eccellenza del territorio e ha ribadito l’impegno della Regione a investire in azioni concrete per sostenere l’economia locale. Tra il 2022 e il 2024, la Regione ha emesso 471 nuovi tesserini di idoneità, portando il totale a oltre 5.000, con un incremento significativo della partecipazione femminile: 92 delle nuove iscrizioni sono donne. I ricavi annuali derivanti dai tesserini ammontano a 450mila euro, destinati a finanziare progetti sul territorio e manifestazioni promozionali.
Eventi dedicati al tartufo
Un’importante novità nel calendario delle manifestazioni piemontesi è l’introduzione della Fiera Trifola Noir, un evento interamente dedicato al tartufo nero, che si svolgerà a Murisengo, in provincia di Alessandria, nei primi due weekend di giugno 2025. Questo evento mira a promuovere la cultura del tartufo e a valorizzare le tradizioni locali, attirando appassionati e turisti.
Controlli e tutela del patrimonio tartufigeno
Nel 2024, la tenente colonnello dei carabinieri forestali, Roberta Ubaldo, ha fornito un resoconto dettagliato degli interventi di controllo. Sono stati effettuati 182 controlli sul territorio piemontese, con 103 operazioni nella provincia di Cuneo, 73 nelle province di Alessandria e Asti e tre nella provincia di Torino. Durante queste verifiche, sono stati riscontrati tre illeciti amministrativi e un sequestro di tartufi, con sanzioni per un totale di 4.500 euro. Sono stati effettuati anche 56 controlli specifici per prevenire la raccolta nei periodi vietati, ossia tra maggio e settembre, che hanno portato all’identificazione di quattro persone.
Questi sforzi evidenziano l’impegno della Regione Piemonte nella salvaguardia del patrimonio tartufigeno, garantendo un futuro sostenibile per questa preziosa risorsa.