Un’iniziativa legislativa prende forma in Italia con l’obiettivo di valorizzare i pizzaioli professionisti, considerati infatti ambasciatori del nostro made in Italy nel mondo. La proposta di legge, presentata da Francesco Battistoni e Naike Gruppioni, punta a istituzionalizzare il Registro Nazionale dei Pizzaioli e a conferire il titolo di Cavaliere della Pizza ai maestri pizzaioli. Questa iniziativa mira a fornire una tutela legislativa e a dare il giusto riconoscimento a una professione che ricopre un ruolo cruciale nella promozione della cultura gastronomica italiana.
Un riconoscimento formale per i pizzaioli
La creazione del Registro Nazionale dei Pizzaioli
La legge proposta prevede la nascita di un Registro Nazionale dei Pizzaioli, con l’intento di rappresentare formalmente questa categoria professionale. Battistoni ha sottolineato l’importanza di riconoscere i pizzaioli non solo come artigiani del cibo, ma anche come portatori di un patrimonio culturale unico. L’idea è che tali professionisti possano essere identificati e tutelati, anche a livello legislativo, creando un collegamento tra il loro lavoro e la tradizione gastronomica italiana.
Il registro sarebbe utile a garantire che i pizzaioli professionisti operino seguendo standard di qualità, contribuendo a preservare e diffondere l’autenticità della pizza italiana. Questa proposta si affianca all’iniziativa di proteggere l’arte della pizza napoletana, già iscritta nell’elenco dei patrimoni culturali immateriali dell’UNESCO. Infatti, i pizzaioli di alto livello sono considerati custodi di tecniche consolidate e della storia culinaria del nostro Paese.
Il titolo di Cavaliere della Pizza
Accanto al Registro, la proposta prevede di istituire il prestigioso titolo di Cavaliere della Pizza per i maestri pizzaioli. Tale riconoscimento intende valorizzare non solo la professionalità di questi artigiani ma anche l’importanza del loro contributo alla cultura culinaria italiana. Si tratta di un’opportunità per promuovere la pizza come simbolo di unità e tradizione nazionale.
Battistoni ha dichiarato che l’iniziativa ha lo scopo di rendere visibili i maestri pizzaioli, spesso “nascosti” nel panorama gastronomico, riconoscendo il loro ruolo vitale in ogni aspetto, dalla storicità dell’alimento alla sua preparazione. Questo riconoscimento mira, quindi, a rafforzare l’identità culinaria italiana, enfatizzando la qualità artigianale contro l’industriale.
Tutela e promozione del made in Italy
Valorizzazione del settore
La proposta di legge non solo mira a riconoscere i pizzaioli, ma anche a tutelare il prodotto finale, ovvero la pizza. Stabilendo normativa e principi di valorizzazione, il Registro Nazionale dei Pizzaioli potrebbe anche servire a promuovere una corretta informazione sul metodo di produzione della pizza italiana. Ciò comporterebbe una significativa riduzione delle imitazioni e un aumento della consapevolezza dei consumatori riguardo la qualità degli ingredienti e delle tecniche utilizzate dai pizzaioli professionisti.
Questa iniziativa è particolarmente rilevante in un contesto globalizzato dove la pizza è riconosciuta come uno dei piatti più amati al mondo, ma che spesso viene riprodotta in modi che non rispettano la tradizione. Grazie al Registro, i pizzaioli che aderiscono a determinati standard di qualità potrebbero distinguersi nel mercato, garantendo prodotti autentici e di eccellenza.
Integrazione nel quadro del ‘Food Act’
Un ulteriore aspetto positivo dell’istituzione del Registro è che i maestri pizzaioli potrebbero essere integrati nel contesto del ‘Food Act’. Ciò consentirebbe al settore di lavorare in sinergia per promuovere e formare nuovi professionisti, favorendo una diffusione delle conoscenze riguardo i metodi tradizionali di preparazione della pizza. Implementando queste normative, il settore potrebbe così diventare un modello di eccellenza e un punto di riferimento anche per i paesi esteri.
Battistoni ha enfatizzato la necessità di tutelare non solo i professionisti ma anche il patrimonio culturale e culinario legato alla pizza. L’implementazione della legge rappresenterebbe quindi un passo avanti significativo nella valorizzazione di un’arte che continua a conquistare il palato delle persone in tutto il mondo.