Il nuovo impianto dedicato al recupero e alla valorizzazione degli scarti salini derivanti dalla produzione del Prosciutto di San Daniele Dop è stato inaugurato ieri, 24 gennaio 2025, a Trasaghis, in provincia di Udine. Questa iniziativa, promossa dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele, è stata realizzata attraverso la controllata Promo San Daniele Srl. Il progetto ha preso avvio nel 2021 con una serie di studi preliminari, ottenendo il via libera definitivo nel 2024, dopo oltre 12 mesi di lavori e centinaia di ore dedicate alla progettazione tecnica.
Un impianto innovativo per l’economia circolare
La nuova struttura è concepita per trattare due tipologie di rifiuti: il sale solido esausto e la salamoia. Questi materiali vengono trasformati in prodotti riutilizzabili per diverse applicazioni, come il trattamento stradale antighiaccio, la concia delle pelli e altri settori industriali. Questa iniziativa si inserisce in un modello di economia circolare, che mira a ridurre i costi di smaltimento, l’impatto ambientale e le emissioni di CO₂. L’impianto, situato a pochi chilometri dal distretto di San Daniele, garantirà il 100% del fabbisogno di trattamento per i 31 produttori consorziati.
Processi operativi e tecnologie utilizzate
L’impianto è dotato di due linee operative distinte: una per il trattamento del sale solido, attiva circa 200 giorni all’anno, e una per la salamoia, operativa 24 ore su 24 per 350 giorni all’anno. Il processo di trattamento del sale esausto prevede diverse fasi, tra cui la vagliatura, il lavaggio igienizzante, l’essiccamento e l’insaccamento. D’altra parte, la salamoia viene sottoposta a una serie di processi fisico-chimici e biologici che consentono di separare l’acqua pulita dagli elementi solidi recuperabili. È importante notare che il sale rigenerato, una volta completato il trattamento, non è destinato a usi alimentari.
Impegno verso la sostenibilità
Il presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Nicola Martelli, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, affermando che rappresenta un passo decisivo verso un modello produttivo più sostenibile. Martelli ha evidenziato come l’impianto non solo completi un percorso strategico di responsabilità e innovazione, ma dimostri anche che un settore tradizionale come quello del prosciutto possa evolversi e contribuire attivamente al cambiamento. Questo impianto non è solo un investimento tecnologico, ma un impegno concreto verso un futuro più efficiente e rispettoso dell’ambiente.