Gli agricoltori di FOGGIA si sono riuniti oggi in un sit-in per protestare contro le annose difficoltà che affliggono il settore agroalimentare, con particolare attenzione alla grave crisi idrica in corso. L’azione di protesta sta avvenendo in un’area di servizio lungo la statale 16, con l’intento di dirigersi verso il capoluogo dauno, dove sono previsti circa trenta trattori. Il presidente dell’Associazione agricoltori italiani di Puglia, Antonio De Rosa, ha espresso la determinazione del settore a non fermarsi di fronte alle difficoltà.
Gli agricoltori in protesta: obiettivi e motivazioni
Le cause della crisi
Il sit-in è incentrato principalmente sulle problematiche legate alla crisi idrica che affligge le campagne pugliesi. Antonio De Rosa ha puntualizzato l’importanza di tale crisi, sottolineando come non riguardi esclusivamente gli agricoltori, ma si estenda a tutta la popolazione locale. “Ci siamo raggruppati in pochi per ora, ma siamo ben organizzati”, ha affermato De Rosa, evidenziando la serietà della situazione. La scarsità d’acqua ha messo a dura prova le coltivazioni, il che potrebbe avere effetti a lungo termine non solo sul settore agricolo, ma anche sull’economia regionale.
I finanziamenti non utilizzati
In merito ai finanziamenti pubblici destinati all’agricoltura, De Rosa ha sollevato dubbi sull’effettivo utilizzo delle risorse. Nonostante ci siano stati stanziamenti per risolvere le problematiche idriche, il presidente ha denunciato che “non sono mai state realizzate le opere idriche”. Questa mancanza di interventi concreti ha contribuito a una condizione di crescente disagio tra gli agricoltori, i quali vedono minacciato il loro sostentamento e quello delle comunità circostanti.
L’impatto dei costi di produzione
L’innalzamento dei prezzi
Le difficoltà che il settore agricolo sta affrontando non si limitano solo alla crisi idrica. De Rosa ha messo in evidenza anche l’aumento vertiginoso dei costi di produzione. Costo dell’energia, prezzi dei concimi e altre spese operative stanno rendendo insostenibile la gestione delle aziende agricole. Questi fattori contribuiscono a una situazione di grande precarietà, costringendo molti agricoltori a prendere in considerazione la chiusura delle loro attività.
L’aumento del clima di insicurezza
Un ulteriore aspetto che aggrava la già difficile situazione è rappresentato dai furti che avvengono nelle campagne. De Rosa ha dichiarato: “Siamo all’esasperazione”, riferendosi all’impossibilità di lavorare serenamente nei campi. I continui episodi di furto hanno eroso ulteriormente la fiducia degli agricoltori, i quali si sentono sempre più vulnerabili dal punto di vista economico e sociale.
La richiesta di azioni concrete
Pressioni sulle istituzioni
In considerazione delle difficoltà accumulate nel corso del tempo, gli agricoltori hanno espresso la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni. I numerosi tavoli tecnici tenutisi lo scorso anno non hanno portato a risultati tangibili. De Rosa ha chiesto risposte immediate e concrete alle istituzioni, rimarcando l’urgenza di affrontare le problematiche emerse e di fornire soluzioni che possano garantire la sostenibilità del settore agricolo nel lungo termine.
La dignità del lavoro agricolo
Il presidente dell’Associazione agricoltori italiani di Puglia ha concluso dichiarando la gravità della situazione: “Ci hanno tolto la dignità del lavoro”. Gli agricoltori chiedono di essere ascoltati e sostenuti in un momento così critico e chiedono che vengano realizzati gli interventi necessari per garantire un futuro dignitoso a chi lavora la terra. La mobilitazione di oggi è solo un segnale della crescente insoddisfazione che coinvolge il comparto agricolo, pronto a far sentire la propria voce fino a ottenere risposte concrete.